Indipendentemente dalle offerte che continua a ricevere, un uomo si rifiuta di lasciare la casa che i suoi genitori avevano acquistato con tanti sacrifici

Per molti individui, l’acquisto di una casa di proprietà rappresenta un sogno a lungo desiderato. Una dimora in cui veder crescere la propria famiglia e costruire ricordi preziosi è un obiettivo che ispira speranza e stabilità. Tuttavia, la vita può riservare difficoltà impreviste che ci costringono a fare scelte dolorose. Una di queste è la decisione di vendere la casa che i genitori hanno faticosamente costruito nel corso degli anni.

Orlando Capote è un ingegnere di 64 anni che nel 1969, insieme ai suoi genitori, si trasferì da Cuba allo stato della Florida; al tempo una casetta in affitto fuori Miami costava dai 150 ai 200 dollari al mese, tuttavia, i prezzi erano in continuo aumento e, per questo, il padre di Orlando decise che avrebbero dovuto acquistarne una tutta loro e quello divenne il proprio grande obiettivo.

Dopo anni e anni di lavoro estenuante nei campi di mango, finalmente, nel 1989 la famiglia Capote riuscì ad acquistare una casetta alle porte della città di Miami per 135 mila dollari. Poi, come ben sappiamo, il tempo cambia inesorabilmente le cose e all’inizio degli anni 2000 i vicini di casa della famiglia Capote iniziarono ad andarsene uno a uno, poiché degli imprenditori avevano messo gli occhi sulla zona e fecero delle offerte di acquisto dei terreni che in pochi potevano rifiutare.

Orlando e i suoi genitori continuarono a tenere duro fino a quando, nel 2005, venne a mancare suo padre, però lui e sua madre erano sempre più determinati a non cedere alle allettanti somme di denaro che gli venivano offerte. Nel corso degli anni, i due hanno rifiutato ben 35 offerte, tra le quali la più alta si aggirava intorno ai 900 mila dollari.

Dopo qualche tempo, intorno alla loro casa, iniziarono i lavori di costruizione di diversi edifici che compongono il The Plaza, un enorme centro a pochi isolati da Coral Gables che ospita un hotel con 242 stanze, ristoranti, negozi, uffici e appartamenti di lusso. Poi, nel 2020, in seguito ad una brutta caduta, la mamma di Orlando è venuta a mancare e l’uomo si è ritrovato completamente solo a combattere la propria battaglia sommerso dal cemento.

Infatti, quello che prima era un piccolo angolo di paradiso immerso nel verde, ora è diventato uno spazio che riceve la luce del sole solamente per mezza giornata, poiché sovrastato dagli imponenti edifici. Nonostante tutto, Orlando durante un’intervista ha affermato che: “La mia casa è la mia anima. A cosa serve venderla per tutti i soldi del mondo?“.

Di fatto, quella casa è piena dei ricordi di una vita ed in qualche modo l’uomo riesce ancora a sentire la vicinanza dei suoi amati genitori, i quali non avrebbero mai ceduto per tutto l’oro del mondo e, per questo, sebbene le cose siano profondamente cambiante, anche lui è convinto che in nessun altro posto potrebbe trovare serenità.

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FAQ

Qual è stata la motivazione principale di Orlando Capote e della sua famiglia nel cercare di acquistare una casa propria?
Il padre di Orlando Capote decise che dovevano acquistare una casa tutta loro perché i prezzi delle case in affitto stavano aumentando continuamente.

Come è cambiata la zona intorno alla casa di Orlando Capote nel corso degli anni?
Negli anni 2000, gli imprenditori hanno offerto somme di denaro allettanti per acquistare i terreni circostanti, e successivamente sono stati costruiti diversi edifici che compongono il The Plaza.

Perché Orlando Capote ha deciso di non vendere la sua casa nonostante le offerte di denaro elevate?
Orlando Capote considera la sua casa come la sua anima e un tesoro pieno di ricordi. Non ritiene che tutti i soldi del mondo possano compensare la perdita dei ricordi e della serenità che trova nella sua casa.