C’è un segreto per invecchiare bene e mantenere attivo il cervello secondo le ultime ricerche

Che si tratti di riviste scientifiche o di programmi televisivi destinati ad una platea variegata cambia poco.

Essere obesi o comunque in sovrappeso rappresenta un aspetto deleterio per l’organismo umano e pertanto si tende a sensibilizzare l’opinione pubblica a mangiare bene e a scongiurare l’eccesso di adipe sul proprio corpo.

È abbastanza comune rintracciare articoli di giornale che ricordino ai più quanto strettamente correlata possa essere la relazione tra un “giro vita” più ampio della media e la predisposizione a patologie a carico del cuore.

La ricerca tuttavia sta portando alla luce altre possibili complicazioni legate al sovrappeso e all’obesità, con particolare riferimento alle persone che abbiano raggiunto e superato i cinquant’anni.

Risulta quasi superfluo sottolineare quanto deleterio possa essere un peso eccessivo per ossa e articolazioni. Sarebbe, per dare l’idea, come se a un camion si decidesse di installare il motore di uno scooter, con tutte le complicazioni che ne deriverebbero.

Le ultime ricerche, secondo quanto riporta il magazine Indipendent, delineano un quadro ancor più inquietante per chi, non più giovanissimo, non riesce o non intende scendere di peso.

Viene infatti riportato lo stadio effettuato su oltre un milione di persone, almeno cinquantenni, e pubblicato sul giornale specializzato “Alzheimer’s and Dementia”.

L’eccessiva percentuale di massa grassa nel corpo umano risulterebbe sensibilmente dannosa per il sistema cerebro-vascolare, con riferimento ai vasi deputati al trasporto del sangue “da” e “per “ il cervello.

Ed è noto come l’ossigenazione del cervello, fondamentale per le funzioni mentali, avvenga ad opera delle arterie.

Secondo, però, quanto rivela l’University College London non si tratterebbe dell’unico meccanismo che favorirebbe lo sviluppo della demenza in soggetti.

L’alta presenza di grasso comprometterebbe inoltre la normale regolazione dell’insulina e questo comporterebbe una probabile alterazione delle funzioni principali del sistema nervoso centrale.

Un anno fa, invece, l’Università di Cambridge ha rivelato che il cervello di una persona di mezza età che sia in sovrappeso risulta mediamente più “invecchiato” di dieci anni rispetto alla normalità.

Pare infatti che la materia grigia delle persone con BMI superiore a 25 risultasse ristretta rispetto a quella di soggetti senza gli stessi problemi di linea.

Ed è noto come il cervello umano possa restringersi a causa di diversi fattori: l’avanzare dell’età, ad esempio, ma anche patologie croniche come il diabete, il cancro e problemi cardiaci.

Per invecchiare bene e mantenere il più possibile attive le proprie funzioni vitali non resta che mettersi in linea. A beneficiarne non sarà solo il cervello.

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