La storia della scimmietta che si era perdutamente innamorata dell’uomo che l’aveva salvata

Il maggiore Levison James Wood era un ufficiale dell’esercito britannico che nel 2010 ha deciso di lasciare le forze armate per intraprendere la carriera di scrittore e fotografo. L’uomo è noto per aver affrontato a piedi delle lunghe spedizioni in Africa, in Asia e in Centro America e per i libri che ha scritto nei quali ha raccontato le sue incredibili avventure in giro per il mondo.

A partire da dicembre del 2013, l’ex militare, insieme ad altri esploratori, prese parte ad una spedizione prima nel suo genere e che fu commissionata da un canale televisivo del Regno Unito, durante la quale percorse a piedi l’intera lunghezza del fiume Nilo, dalla sorgente al mare, partendo dalla foresta di Nyungwe che si trova in Ruanda. Per completare l’impresa ci vollero all’incirca 9 mesi, durante i quali vennero percorsi più di 6800 chilometri.

 

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Dopo 73 giorni di cammino il gruppo si trovava in Uganda e, dopo aver attraversato intere piantagioni di canna da zucchero che nel giro di un paio di anni avevano preso il posto della savana, si ritrovarono di fronte a diversi incendi che continuavano a devastare quel poco di vegetazione rimasta. Nel mentre, sul ciglio della strada c’erano alcuni bambini piccoli che stavano giocando con un cucciolo di cercopiteco verde (Chlorocebus pygerythrus), il quale aveva chiaramente perso la propria madre.

Così, senza pensarci due volte, Levison cercò di salvare la scimmietta e, armato di pazienza, andò alla ricerca della sua mamma che, probabilmente, spaventata dagli incendi e dai bambini si era allontanata abbandonando il proprio piccolo. Tuttavia, non riuscì a ritrovarla e, per questo, decise di adottare temporaneamente il piccolo per affidarlo al più presto ad un santuario per animali dove qualcuno avrebbe potuto prendersene cura.

 

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Gli esemplari che appartengono a questa specie di primati sono estremamente socievoli e vivono in famiglie composte da 40/50 elementi, per questo, l’uomo non si stupì quando notò che la piccola si era particolarmente affezionata a lui. Al principio, Levison pensava che la scimmietta fosse una femminuccia e decise di chiamarla Florence, tuttavia, dopo un paio di giorni si rese conto che si trattava di un maschietto e, per questo, cambiò il suo nome in Samuel.

L’esploratore fece di tutto per trovare il prima possibile un’organizzazione che si potesse occupare della dolce scimmietta e, per fortuna, riuscì a mettersi in contatto con l’Uganda Wildlife Education Center, un santuario che offre un rifugio sicuro a questa specie di animali. In seguito, riuscì anche ad organizzare il trasporto del piccolo Samuel e, per fortuna, il tutto andò per il meglio.

Samuel e Levison rimasero insieme per una settimana, durante la quale l’uomo proseguì con il proprio viaggio a piedi trasportando la simpatica scimmietta sulle proprie spalle e sulla propria testa.

Di seguito le dolci immagini della loro breve ma intensa amicizia:

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