Il fiammifero e la candela. Una bella riflessione che devi leggere

C’era una volta una piccola candela che stava vivendo felice la propria infanzia, fino a quando, un giorno, volle sapere a cosa serviva quel piccolo filo bianco che le spuntava dalla testa. Una vecchia candela le disse che quello era il suo “capo” e che le serviva per essere “accesa”.

Essere “accesa”, la piccola candela non capiva il significato di queste parole, ma la vecchia candela le disse che era ancora troppo presto per esserle spiegato, perché si trattava di un qualcosa di molto doloroso.

Passò il tempo e un giorno le si avvicinò un fiammifero e questa fu la loro conversazione:

Il fiammifero disse: “Oggi ti accenderò”.

E la candela spaventata esclamò: “Oh no, tu non puoi capire, se mi accenderai i miei giorni saranno contati; non farmi questa cattiveria”.

Così il fiammifero le chiese: “Quindi tu vuoi rimanere così per tutta la tua vita? Dura, fredda e senza aver mai brillato?”

E la candela mormorò: “Però mi devi bruciare? Questo fa male e inoltre consuma tutte le mie forze”.

Il fiammifero le rispose: “Hai completamente ragione! Però questa è la nostra missione. Tu ed io siamo fatti per essere luce. Io come fiammifero posso fare molto poco, la mia fiamma è piccola e la mia esistenza è breve. Però, se ti passerò la mia fiamma avrò raggiunto lo scopo della mia vita; io sono stato fatto proprio per questo, per dare vita al fuoco. E tu sei una candela e la tua missione è brillare”.

Poi continuò dicendo: “Il tuo dolore e la tua energia si trasformeranno in luce e calore per un bel po’ di tempo”.

Sentendo questo parole la candela guardò il fiammifero, il quale aveva già quasi esaurito tutta la sua fiamma, e gli disse: “Per favore, accendimi!”.

E così si accese una bellissima e brillante fiamma.

Proprio come la candela, a volte, è necessario affrontare delle esperienze difficili e sperimentare il dolore e la sofferenza così che meglio di noi possa uscire ed essere condiviso per poter essere LUCE.

“Un mare calmo non rende un marinaio esperto”, i migliori si rivelano in acque agitate.

Per questo, se dovessi vivere un’esperienza come quella della candela, ricorda che offrire e condividere l’amore è il combustibile che ci mantiene vivi.

La missione di ognuno di noi è quella di irradiare questo mondo di luce.

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