Molti nostri amici a quattro zampe vengono abbandonati ogni estate dai propri proprietari che si apprestano a godere le vacanze, i quali però dimostrano di non essere grati ai loro animali che si comportano in modo totalmente migliore ed opposto a quello della cattiveria umana.
Per fortuna, non tutti si comportano in questo modo e l’esempio arriva dal centro di addestramento della polizia penitenziaria di Asti, nel quale hanno cominciato a selezionare cani abbandonati e riposti nei canili ed hanno dato vita ad un importante progetto di cani antidroga.
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Il progetto è partito nel 2013 e consisteva nel trasformare i quattro zampe abbandonati in veri e propri componenti della polizia per affrontare il problema della droga.
Il Centro Addestramento Cinofili Antidroga è situato nel carcere di Quarto d’Asti e si occupa di addestrare e fornire i cani per tutta la penisola italiana.
Nonostante la forte crisi economica e i tagli di risorse, l’Istruttore Cinofilo Assistente Capo Coordinatore Angelo De Feo (responsabile del centro addestramento di Asti) sosteneva che per continuare a lottare nonostante le avversità, fosse necessario rivolgersi ai canili per tagliare i costi d’acquisto di cani di razza, con il duplice motivo di risparmiare economicamente sull’acquisto degli animali e di dare loro una seconda vita che non sarebbe potuta essere definita tale se rinchiusi in una gabbia.
La scuola di addestramento è iniziata con 6 cani e visto che il progetto ha continuato a dar sempre più riscontri positivi, si è arrivati all’impiego del doppio degli animali di cui, nello specifico, un pitbull, un bulldog e pastori a cui, anno dopo anno, si sono aggiunti sempre più cani, fino ad arrivare ad un numero vicino alla cinquantina.
Raccontato in questo modo, l’addestramento può risultare molto semplice e veloce, ma non è assolutamente da sottovalutare poiché esso avviene con un percorso abbastanza lungo e con regole ben specifiche, per le quali ai cani servono dai 4 ai 7 mesi di lezioni per assimilarle ed attuare.
Un’altra considerazione fatta e legata a questo fantastico progetto, è quella di poter scegliere cani ritenuti potenzialmente pericolosi (ad esempio pitbull, dobermann, rottweiler) e di riuscire a dimostrare che se ben trattati ed addestrati non sono affatto così pericolosi come sembrano.
L’aspetto positivo del diventare un cane-poliziotto riguarda soprattutto il cambiamento di vita radicale dell’animale: mentre prima doveva adattarsi all’ambiente circoscritto da una gabbia, adesso riceve cure e ha a disposizione abbastanza spazio per vivere dignitosamente.
Attualmente, la scuola di addestramento di Asti conta sulla collaborazione con Torino, Alessandria e Trecate e si spera di coinvolgere quante più unità cinofile del territorio italiano, con il fine di continuare nella lotta contro uno dei mali della società moderna.
Inoltre, si lavora molto affinché cresca sempre più il numero di impiego dei cani antidroga, i quali come già detto in precedenza, avrebbero totalmente da guadagnarci nel cambiamento di vita.
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