Con l’intento di limitare i contagi da coronavirus, i drive-in potrebbero ritornare di moda come in passato.
I primi drive-in nacquero negli Stati Uniti intorno agli anni ’20, in questi locali pubblici era possibile ricevere direttamente dei servizi stazionando nel parcheggio e rimanendo all’interno delle proprie automobili. Dopodiché, negli anni ’50, a seguito del boom automobilistico, divennero di moda tra i giovani i cinema all’aperto, dove era possibile visionare un film godendo della privacy della propria auto.
In Italia, il primo drive-in venne aperto a Roma nel 1957, aveva un grande schermo fatto di cemento che misurava 540 metri quadrati ed era il più grande di tutta Europa. Dopodiché, l’area venne piano piano abbandonata e, da allora, riaprì per un breve periodo intorno alla fine degli anni ’90 ed infine nel 2015.
Attualmente, sono pochi i paesi nel mondo che dispongono ancora di queste strutture, tuttavia, a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo potrebbero ritornare ad essere una realtà.
Di fatto, all’interno dei drive-in è possibile godersi un bel film sul grande schermo in compagnia dei propri cari, ma senza rischiare di entrare in contatto con altre persone, mantenendo in questo modo il distanziamento sociale richiesto.
In Germania, all’inizio del mese di marzo, sono state richieste dagli imprenditori del settore diverse licenze per poter aprire questo tipo di attività, e uno dei titolari ha affermato che si tratta di un’ottima soluzione per poter uscire di casa a godersi un buon film in tutta sicurezza.
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