“Essere felici sul lavoro è ciò che ci porta al successo, non il contrario”

Un ex insegnante di psicologia di Harvard, Tal Ben-Shahar, afferma che la felicità degli impiegati è un buon investimento.

La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo sta impegnando le aziende a fare sempre più investimenti, poiché è importante adeguare le proprie risorse di fronte a questa nuova realtà. Solitamente, l’impatto di questi cambiamenti riflette sulla salute e sul benessere dei lavoratori, indipendentemente dal fatto che appartengano a nuove o vecchie generazioni.

Tal Ben-Shahar, ex insegnante di psicologia positiva presso l’Università di Harvard, ha evidenziato l’importanza delle scelte delle aziende, poiché possono aumentare il benessere e la felicità dei propri dipendenti, e sono fondamentali perché le persone possano trovare un equilibro tra lavoro e soddisfazione personale.

Si parla sempre di come il capitale umano sia l’essenza di un’azienda, tuttavia, in tempi di crisi si tratta della prima cosa che viene sacrificata.

Quando i tempi sono difficili, a breve termine può avere un senso risparmiare sul capitale umano. Ma, a lungo termine, risulterà essere un errore. Le aziende di maggior successo sono quelle che attraversano i periodi bui senza intaccare le proprie fondamenta, le basi del proprio business, ovvero il capitale umano.

La psicologia positiva è in parole povere la scienza della felicità, si tratta dello studio dei fattori che aumentano il benessere individuale, relazionale e organizzativo. Di seguito si possono trovare alcuni esempi di come le aziende possono applicarla.

  • Per prima cosa, le aziende possono aiutare i propri dipendenti ad identificare e ad esercitare i propri punti di forza. Le persone che riconoscono e usano le loro risorse sono più felici, sono più motivate e hanno più successo sul lavoro.
  • In secondo luogo, è importare offrire quello che un’insegnante di Harvard, Amy Edmondson, chiama “sicurezza psicologica“. Si tratta della certezza che nessun membro del team venga deriso o punito nel caso in cui proponga qualcosa, chieda aiuto o fallisca un compito. Quando gli errori vengono condivisi e discussi, tutti i membri della squadra possono imparare e migliorare. Quando vengono tenuti nascosti, non esiste apprendimento ed è più facile che gli errori si ripetano.
  • Terzo, è imporante motivare i dipendenti a fare esercizio fisico con regolarità: tre sessioni settimanali da 30 minuti hanno lo stesso effetto del più potente ansiolitico.
  • Infine, è bene invitare i dipendenti a prendersi regolamente delle pause durante la giornata e, soprattutto, è necessario rispettare il loro tempo quando si trovano a casa. Essere “operativi” tutto il tempo non è utile né per il lavoratore, né per l’azienda. “Di più” non significa necessariamente “migliore“. Abbiamo tutti bisogno di ricaricare le nostre batterie. La creatività e la produttività diminuiscono quando non ci sono momenti di recupero. E questo include anche le vacanze.

Come trovare l’equilibrio tra il lavoro che permette di sopravvivere e ciò che porta felicità a una persona?

Non è sempre facile ed a volte non è nemmeno possibile. Chiaramente, la principale priorità è la sopravvivenza e se l’unico piacere che si ricava dal lavoro è il fatto di soddisfare le necessità della propria famiglia, ben venga. Detto questo, spesso è possibile essere felici mentre ci si occupa dei bisogni di base. Se riusciamo a dedicare alcune ore a settimana a fare le cose che per noi hanno un significato o che ci offrono piacere, possiamo riscontrare sicuramente un impatto positivo. Non si tratta di decidere tra tutto o niente: o faccio ciò che mi rende felice per tutto il tempo o rinuncio completamente alla felicità. I piccoli spazi di felicità durante il giorno o durante la settimana sono molto importanti.

Essere felici dal punto di vista lavorativo è una garanzia per diventare leader in un’azienda?

Non esiste nulla che possa garantire il successo. Ma il fatto di aumentare il nostro livello di felicità aumenta anche le possibilità di raggiungere il successo. La maggior parte delle persone crede che il successo porti sicuramente alla felicità, però molte ricerche hanno dimostrato che questa felicità è temporanea, è di breve durata. Al contrario, quando sperimentiamo emozioni piacevoli siamo più creativi, più produttivi, più motivati, instauriamo relazioni migliori e godiamo di una migliore salute fisica; tutti questi fattori aumentano le possibilità di raggiungere il successo. La felicità è un buon investimento.

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