Granchio blu: tutto quello che devi sapere sulla specie, ricette e curiosità

Granchio Blu: Tutto quello che devi sapere su questo crostaceo invasore

Cos’è il granchio blu, il granchio che ha invaso le coste italiane: ecco perché questo crostaceo è una minaccia per l’ecosistema marino

Il granchio blu, conosciuto anche con il nome scientifico di Callinectes sapidus, è un crostaceo decapode originario delle coste atlantiche americane, dal Golfo del Messico fino all’Argentina, che negli ultimi anni ha invaso anche i mari italiani, in particolare la laguna di Venezia.

Ma cos’è esattamente il granchio blu e perché la sua presenza può rappresentare una seria minaccia per l’ecosistema marino del Mediterraneo?

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su questa specie aliena che rischia di compromettere pesantemente l’equilibrio ambientale delle nostre acque costiere.

Come è arrivato il granchio blu sulle coste italiane?

Il Callinectes sapidus è una specie tipica di acque salmastre e lagunari, con una salinità inferiore al 3 per mille, quindi stagni, baie, estuari e lagune costiere.

Il suo habitat originario si estende lungo la fascia costiera orientale del Nord America, dagli stati di Maryland e Virginia fino alla Florida, ma anche nel Golfo del Messico e Mar dei Caraibi.

In Europa la sua presenza è stata segnalata per la prima volta negli anni ’30 del secolo scorso nel Mare del Nord, probabilmente introdotto involontariamente attraverso le acque di zavorra delle navi. Da lì si è poi diffuso lentamente anche nel Mar Baltico e nel Mar Giallo, fino ad arrivare nel Mediterraneo.

I primi avvistamenti in Italia risalgono alla metà degli anni ’90 nel Delta del Po, zona ideale per la riproduzione data la presenza di acque salmastre. Gli esperti ritengono che l’introduzione sia avvenuta proprio attraverso le acque di zavorra delle navi mercantili provenienti dall’area costiera americana.

Da quei primi nuclei la colonizzazione del granchio blu è stata rapida: in poco più di 20 anni si è diffuso in tutto l’Alto Adriatico, con una presenza massiccia soprattutto nella laguna di Venezia. Oggi se ne stima una presenza di oltre 100 milioni di esemplari solo nelle acque venete.

Perché il granchio blu rappresenta una minaccia per l’ambiente marino?

L’introduzione di questa specie aliena rappresenta una seria minaccia per l’equilibrio ecologico per diversi motivi:

  • È un vorace predatore di molluschi ed altre specie autoctone: il granchio blu si nutre di cozze, vongole e altri bivalvi, ma anche di crostacei, vermi e pesci, comprese alcune specie di valore commerciale come l’anguilla. La sua predazione sta mettendo in crisi interi stock ittici locali.
  • Danneggia le reti da pesca e gli allevamenti di mitili con le sue potenti chele, capaci di esercitare una pressione di oltre 30 kg. Questo comporta gravi perdite economiche per i pescatori.
  • Si riproduce e cresce velocemente, raggiungendo la maturità sessuale già dopo il primo anno di vita. Una singola femmina può produrre fino a 8 milioni di uova. Questo ritmo di crescita esponenziale è favorito anche dalla mancanza di predatori naturali efficaci nel contenere la sua espansione.
  • Può modificare gli habitat costieri a causa delle sue abitudini di scavo, aumentando la torbidità dell’acqua e l’instabilità dei fondali.

In sostanza la diffusione incontrollata del granchio blu potrebbe portare ad una drastica riduzione della biodiversità marina delle aree invase e alla scomparsa di varie specie di pesci e molluschi autoctoni. Per questo motivo la sua presenza viene monitorata con attenzione dagli enti di ricerca.

Come riconoscere il granchio blu: caratteristiche e aspetto

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Il Callinectes sapidus si distingue facilmente dalle altre specie di granchi per alcune caratteristiche morfologiche peculiari:

  • Il carapace, ovvero il guscio dorsale, presenta una colorazione che può variare dal verde-olivastro al bluastro, da cui deriva il nome comune di granchio blu. In realtà possono esserci variazioni di colore anche considerevoli.
  • Possiede chele molto sviluppate ed asimmetriche, con una chela destra più grande e robusta rispetto alla sinistra. Questa chela maggiore è usata per schiacciare e rompere i gusci delle prede.
  • Le dimensioni sono notevoli rispetto alle specie autoctone: può raggiungere i 18-20 cm di larghezza del carapace e i 25-30 cm considerando l’apertura massima delle chele. Il peso si aggira intorno al chilogrammo per i maschi adulti.
  • Il corpo è protetto da un carapace di forma ovale più largo che lungo. L’addome è ripiegato sotto il torso.
  • Presenta 5 paia di zampe articolate, le prime due corrispondenti alle chele, le restanti tre di dimensioni progressivamente minori.

In generale l’aspetto è quello tipico dei granchi, con un corpo compatto e un largo carapace che ricopre interamente i segmenti addominali. L’animale si sposta camminando lateralmente grazie alle zampe articolate.

Cenni di biologia: alimentazione e riproduzione

Il granchio blu è una specie molto adattabile e onnivora, in grado di nutrirsi sia di prede vive (molluschi, crostacei, vermi, pesci) che di alghe e detriti organici. Le sue potenti chele gli consentono di rompere con facilità i gusci anche di prede coriacee.

La maturità sessuale viene raggiunta relativamente precocemente, intorno ai 12-18 mesi di vita. La riproduzione avviene in acque costiere poco profonde nel periodo tardo primaverile-estivo. Dopo l’accoppiamento, la femmina rilascia le uova che restano attaccate sotto l’addome fino alla schiusa. Una singola femmina produce fino a 8 milioni di uova per covata.

La fase larvale dura 4-5 settimane, al termine della quale si ha la metamorfosi nella forma adulta. La crescita è molto rapida: il granchio blu può raggiungere la taglia commerciale in 12-18 mesi. L’aspettativa di vita massima è di circa 3 anni.

La pesca e il consumo del granchio blu in Italia

Nonostante i potenziali rischi ecologici derivanti dalla sua diffusione incontrollata, il granchio blu si è rapidamente affermato nel mercato ittico italiano, soprattutto in Veneto. Ogni anno ne vengono pescati circa 100 milioni di esemplari, principalmente nelle lagune di Venezia e di Comacchio, dove questa specie aliena è ormai abbondante.

La pesca avviene mediante nasse innescate con esche e lasciate sul fondo. I granchi catturati vengono immediatamente portati a terra dove, ancora vivi, vengono fatti spurgare in acqua di mare pulita per alcune ore. Successivamente si procede all’estrazione a crudo della polpa dal carapace per poterla commercializzare.

Il prodotto finito viene venduto fresco o surgelato al dettaglio oppure acquistato dalla ristorazione per la preparazione di piatti come spaghetti al granchio, risotto al granchio blu, insalata di polpa di granchio.

Secondo i dati di Fedagripesca-Confcooperative, il fatturato annuo della pesca e commercializzazione del granchio blu è stimato intorno ai 100 milioni di euro solo in Veneto. Il prezzo al pubblico per un chilo di polpa fresca può arrivare a 60 euro in alta stagione.

Come limitare l’impatto ambientale del granchio blu?

La massiccia presenza del granchio blu ormai non può più essere eliminata dai nostri mari, ma è necessario contenere la sua espansione ed evitare danni irreversibili all’ecosistema. Alcune possibili strategie:

  • Monitoraggio costante delle popolazioni tramite mappatura genetica per seguirne gli spostamenti.
  • Controllare e limitare nuove introduzioni bloccando la diffusione attraverso le acque di zavorra.
  • Sviluppare metodi di pesca più selettivi per ridurne il numero.
  • Promuovere il consumo del granchio blu da parte dei predatori naturali come cetacei, squali e uccelli ittiofagi.
  • Valutare l’efficacia dell’introduzione di possibili predatori naturali come il granchio reale atlantico.
  • Tutelare le aree di riproduzione delle specie autoctone minacciate dalla predazione del granchio blu.
  • Informare i pescatori e i consumatori sull’impatto ecologico di questa specie aliena.

Come cucinare i granchi blu

Cucinare i granchi blu può sembrare un compito scoraggiante, ma in realtà è piuttosto semplice. Ecco un metodo di base per cucinare i granchi blu:
Ingredienti:
– 4-5 granchi blu vivi
– Acqua
– 1/4 tazza di sale
– Salsa di peperoncino (facoltativa)
– Limone a fette (facoltativo)
Istruzioni:
1. Prima di tutto, assicuratevi che i vostri granchi blu siano vivi. Se non sono vivi, non sono sicuri da mangiare.
2. Riempite un grande pentolone d’acqua salata e portatelo a ebollizione.
3. Una volta che l’acqua è in ebollizione, aggiungete i granchi uno ad uno. Assicuratevi che l’acqua copra completamente i granchi.
4. Coprite la pentola e lasciate bollire i granchi per circa 10-20 minuti, o fino a quando non diventano di un colore rosso brillante.
5. Quando i granchi sono cotti, rimuoveteli dall’acqua con delle pinze e raffreddateli sotto acqua fredda corrente.
6. Una volta raffreddati, i granchi sono pronti per essere puliti. Rimuovete il guscio superiore, le branchie e l’interno del granchio.
7. Infine, tagliate il granchio a metà (dalla testa alla coda) e rimuovete le chele.
8. Servite i granchi con salse a piacere o limone a fette.
Nota: Potreste voler cuocere i vostri granchi in un brodo di spezie o birra per dare loro più sapore. Inoltre, non è necessario pulire i granchi prima di cucinarli. E’ più facile pulirli una volta che sono stati cotti.

6 ricette per cucinare il granchio blu, ingredienti per 4 persone:

1. Granchio Blu all’Aglio e Burro
– Ingredienti: 2 granchi blu, 8 spicchi d’aglio, sale, pepe, 4 cucchiai di burro, prezzemolo.
– Preparazione: Iniziare pulendo i granchi. In una pentola capiente, aggiungere il burro, l’aglio tritato, il sale e il pepe. Una volta che il burro si è sciolto, aggiungere i granchi e cuocerli per circa 15 minuti. Spruzzare sopra il prezzemolo tritato e servire.
2. Granchio Blu alla Griglia
– Ingredienti: 2 granchi blu, olio d’oliva, sale, pepe, succo di limone.
– Preparazione: Prima di iniziare, pulire i granchi. Preriscaldare la griglia e spennellare i granchi con l’olio d’oliva. Cospargere di sale e pepe. Grigliare per circa 10 minuti per lato. Servire con succo di limone spruzzato su di essi.
3. Zuppa di Granchio Blu
– Ingredienti: 2 granchi blu, 2 carote, 2 gambo di sedano, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 2 litri di acqua, sale, pepe.
– Preparazione: Pulire i granchi e metterli in una pentola con acqua e lasciarli bollire. Aggiungere la carota, il sedano, la cipolla e l’aglio. Lasciare cuocere per 40 minuti. Salare e pepare a gusto.
4. Granchio Blu al Vapore
– Ingredienti: 2 granchi blu, 1 limone, 1 foglia di alloro, sale.
– Preparazione: Pulire i granchi. In una pentola grande riempita d’acqua mettere il limone tagliato a metà, la foglia di alloro e il sale. Quando l’acqua bolle, aggiungere i granchi e cuocere a fuoco lento per 20 minuti.
5. Granchio Blu alla Marinara
– Ingredienti: 2 granchi blu, 2 bicchieri di vino bianco, 2 spicchi d’aglio, 2 lattine di pomodori pelati, sale, pepe, prezzemolo, olio d’oliva.
– Preparazione:  1. Pulisci i granchi rimuovendo le chele e le zampe, lavandoli sotto acqua fredda.
2. In una padella grande, fai soffriggere l’aglio tritato con un pizzico di sale e pepe in olio d’oliva. Una volta dorato, aggiungi i granchi e lasciali rosolare per qualche minuto.
3. Aggiungi il vino bianco e lascia che evapori.
4. Aggiungi i pomodori pelati spezzettati e un pizzico di sale e pepe. Copri la padella e lascia cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti.
5. Prima di servire, cospargi il piatto con prezzemolo tritato.
6. Granchio Blu al Forno
– Ingredienti: 2 granchi blu, 2 limoni, prezzemolo, sale, pepe, olio d’oliva.
– Preparazione:
1. Pulisci i granchi come descritto precedentemente e mettili in una teglia da forno.
2. Condisci con sale, pepe, prezzemolo tritato, succo di limone e un filo d’olio d’oliva.
3. Inforna a 180°C per circa 20-30 minuti.
4. Prima di servire, spruzza con ulteriore succo di limone.

5 curiosità sul granchio blu

1. Il granchio blu, noto anche come “Callinectes sapidus”, che in greco significa “bellissimo nuotatore saporito”, è un granchio molto apprezzato per il sapore della sua carne, ed è una prelibatezza comune nel menu dei ristoranti di frutti di mare.
2. I granchi blu sono solitamente di colore blu brillante o azzurro sui loro artigli e sul lato superiore del loro corpo, mentre il loro ventre è di solito di colore bianco-crema. Le femmine, invece, hanno punte “lilla/rosa” sulle chele.
3. Questi granchi sono nativi dell’Atlantico occidentale, dal Canada al Sud America e sono una specie importante sia consumata dagli esseri umani, sia nell’ambito della fauna selvatica, poiché servono come predatori e prede in vari ecosistemi marini.
4. I granchi blu sono noti per la loro aggressività. Essi possiedono chele molto forti e possono infliggere un morso doloroso se manipolati. Nonostante ciò, spesso perdono arti durante le lotte, ma le rigenerano durante il successivo periodo di muta.
5. Il granchio blu passa attraverso un ciclo di vita complesso che include periodi come larve, poi giovanili, poi finalmente granchi adulti. Durante questo ciclo, cambiano forma molte volte. Durante il loro stadio di granchio giovanile, sono noti per la loro capacità di nuotare, che perdono una volta diventati adulti.

Cose importanti da ricordare sul granchio blu

  • Specie aliena originaria della costa atlantica americana
  • Minaccia per molluschi e altre specie autoctone del Mediterraneo
  • Si riconosce per il carapace bluastro e le chele asimmetriche
  • Diffuso in Nord Italia, soprattutto nella laguna di Venezia
  • Pescato intensamente in Veneto per uso alimentare
  • Necessario controllarne e limitarne la diffusione
  • Problema ecologico ma risorsa economica per la pesca
  • Richiede un approccio equilibrato tra sfruttamento e tutela ambientale

In sintesi possiamo dire che il granchio blu rappresenta allo stesso tempo una problematica specie invasiva e una importante risorsa ittica ed economica. La gestione di questo crostaceo richiede un approccio bilanciato e sostenibile, penalizzandone la diffusione incontrollata ma sfruttandone razionalmente la presenza ormai stabile nei nostri mari. Una convivenza rispettosa dell’ambiente è possibile.

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