Un adolescente nigeriano ha costruito un robot con l’immondizia sorprendendo ricercatori e scienziati

A soli 17 anni, con poche risorse economiche ma con tanta creatività e voglia di fare, Isah Auwal-Barde è riuscito a costruire con materiali di scarto un vero e proprio robot che ha attirato l’attenzione di alcuni scienziati e ricercatori del National Center for Artificial Intelligence and Robotics (NCAIR).

Isah vive insieme ai propri e genitori ed ai propri fratelli in un’area densamente popolata della città di Kano, in Nigeria; suo padre ricorda che intorno agli otto anni il figlio iniziò a portare a casa materiali di ogni tipo per poter costruire quelli che lui chiamava “giocattoli“.

 

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Il ragazzo dice di non sapere con esattezza quando sia cominciata questa sua grande passione per l’invenzione e la fabbricazione di oggetti, sa solamente che nel tempo ha costruito diverse macchinine e mini veicoli da costruizione, per poi passare ai robot.

Isah ha raccontato che: “Ho inziato a costruire il robot perché mi piacciono. Li vedo sempre nei film e per questo ho deciso di crearne uno tutto mio. È cominciato come uno scherzo, non credevo di poterlo fare davvero, ma poi ci sono riuscito“.

Nel 2020, mentre le scuole erano chiuse a causa della quarantena, il ragazzo ha iniziato a dare vita al proprio progetto. Per farlo, dice di aver recuperato soprattutto dalla spazzatura, dai vicini e dai parenti elementi come fili di rame, cartone, alluminio, pneumatici, LED, dadi e tubi e di aver speso solamente il corrispondente di 70 euro per l’acquisto di motori e altre parti di asciugacapelli non funzionanti che venivano venduti al mercato come rottami.

 

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Così, grazie alla sua forza di volontà e al sostegno dei suoi familiari, il giovane è riuscito ad assemblare il suo robot che è alto poco meno di un metro, il quale viene comandato a distanza da un esoscheletro di cartone che gli invia gli impulsi necessari affinché possa riprodurre i movimenti fatti dalla persona che lo indossa.

Attualmente, il robot che è stato chiamato “iTech” può muovere solamente un braccio, però Isah ha affermato che non smetterà di lavorarci fino a quando il suo automa non potrà muoversi completamente. Il suo scopo è quello di poter costruire delle macchine che possano aiutare le persone, non solo con i piccoli problemi della vita quotidiana, ma anche e soprattutto per migliorare i gravi problemi di sicurezza che tormentano il suo paese.

Facebook/Afrobusiness

Isah ha affermato che: “Voglio studiare ingegneria robotica ma qui in Nigeria non c’è un’università che tiene corsi di intelligenza artificiale o ingegneria robotica. Per questo spero di riuscire ad entrare in un’università all’estero che offre questo tipo di corsi. Anche se i miei genitori non hanno i mezzi per mandarmi all’estero a studiare, spero comunque di andarci. Questo è il motivo per cui voglio fare appello al governo, alle persone e alle corporazioni affinché vengano in mio aiuto, così da poter rendere orgoglioso il mio Paese“.

L’adolescente ha inoltre affermato che la sua abilità ha attirato un gruppo di esperti del National Center for Artificial Intelligence and Robotics (NCAIR), i quali, dopo avergli fatto visita, gli hanno assicurato l’accesso ad una delle università indigene per studiare ingegneria informatica.

Speriamo con tutto il cuore che questo ragazzo di talento possa raggiungere tutti i propri obiettivi.

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