Come funziona davvero il copyright su Facebook, è tutto di dominio pubblico ciò che si pubblica? Ecco le risposte alle domande

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Mi piace quell’immagine, la pubblico a mio nome!

Navigando su Facebook ti sarà capitato di vedere una bella immagine con una bella frase e di volerla pubblicare sul tuo profilo, sulla tua pagina o sul tuo gruppo, però anziché usare il tasto condividi, l’hai salvata sul tuo dispositivo, pc o cellulare e in seguito l’hai pubblicata a tuo nome, credendo di non danneggiare nessuno. Ebbene, questa è una violazione dei diritti d’autore e ti spieghiamo cosa può accadere.

Vi è un pensiero errato che se si pubblica qualcosa in modo pubblico su Facebook diventi di dominio pubblico o comunque tutti la possano riutilizzare; niente di più falso.

In realtà l’autore concede a Facebook una licenza non esclusiva che permette a Meta (Facebook) la possibilità di poterla pubblicare sui loro server, ma non concede una licenza di libero utilizzo per terzi, l’autore dell’opera rimane sempre chi l’ha creata. Prima di andare avanti spieghiamo e capiamo meglio cosa si intende per diritto d’autore:

Cos’è il diritto d’autore

Il diritto d’autore protegge l’ingegno dell’opera, può essere un video, un testo, un’immagine, un dipinto e non vi è alcun obbligo di registrazione, al contrario di un marchio. Il diritto d’autore, come stabilito dalle leggi vigenti, lo si acquisisce in maniera automatica, data proprio dalla creazione unica.
Se pubblichi un contenuto originale sul tuo profilo, come un testo lungo da te creato, un disegno, un fumetto o altro, acquisisci automaticamente i diritti d’autore e avrai il diritto di scegliere dove e come distribuire la tua opera.

Ora che sappiamo cos’è il diritto d’autore, spieghiamo cosa si può e non si può fare su Facebook.

Cosa posso fare per non violare i diritti d’autore

Ritornando all’immagine (vale anche per i video o testi lunghi) che ci piace tanto, condivisa da una pagina o da un profilo, se utilizziamo il tasto condividi dall’autore non avremo mai alcun problema, potremo condividerla nei gruppi, nelle pagine, nel proprio profilo, in Whatsapp, ovunque ce lo permetta.

Se invece la salviamo sul nostro dispositivo e la pubblichiamo a nostro nome, questo viola i diritti d’autore, come stabilito dalle leggi (Italia L. 633/1941) e perfino dal regolamento stesso di Facebook, anche se non vi è alcuno scopo di lucro o se si è citato l’autore. Dobbiamo sempre avere l’autorizzazione prima di pubblicare materiale altrui, altrimenti si rischia di danneggiare l’autore, violare le leggi e in certi casi, anche di pagare sanzioni davvero salate, oltre a violare il codice penale e pagare molto profumatamente avvocati specializzati.

Il regolamento di Facebook spiega in dettaglio cosa fare per non violare il copyright e quando lo si viola, qui il testo è visibile al link https://www.facebook.com/help/308895412492789 , analizziamolo insieme in modo che sia più chiaro:

“Come faccio ad assicurarmi che i contenuti che pubblico su Facebook non violino le leggi sul diritto d’autore?
Ai sensi delle Condizioni d’uso e degli Standard della community di Facebook, puoi pubblicare contenuti su Facebook solo se questi non violano i diritti di proprietà intellettuale di terzi. Il modo migliore per assicurarti che quanto pubblichi su Facebook non violi le leggi sul diritto d’autore è pubblicare solo contenuti creati da te. Quando pubblichi i contenuti di qualcun altro su Facebook, potresti violare il relativo diritto d’autore, anche nei seguenti casi:

  • Hai comprato o scaricato il contenuto (ad esempio una canzone da iTunes).
  • Hai registrato i contenuti sul tuo dispositivo (ad esempio una canzone riprodotta in sottofondo durante una festa, un concerto, un evento sportivo, un matrimonio, ecc.).
  • Hai dato credito al detentore del diritto d’autore.
  • Hai incluso un disclaimer in cui affermi di non voler violare il diritto d’autore.
  • Il tuo uso non è a scopo di lucro.
  • Hai modificato l’opera o hai aggiunto tuoi materiali originali alla stessa.
  • Hai trovato il contenuto su Internet.
  • Hai visto che anche altre persone hanno pubblicato lo stesso contenuto.
  • Ritieni che l’uso rientri nel fair use.

Prima di pubblicare un contenuto su Facebook, ti consigliamo di porti queste domande:
Il contenuto è stato creato interamente da me?
Ho aggiunto al mio post l’autorizzazione a usare il contenuto nella sua interezza?
Il mio uso rientra tra le eccezioni alla violazione del diritto d’autore?
Il contenuto è protetto dal diritto d’autore (ad esempio, si tratta di una frase breve, di un’idea o di un’opera di dominio pubblico)?
Generalmente è bene ottenere un’autorizzazione scritta dell’autore dell’opera prima di pubblicare contenuti su Facebook. Puoi usare i contenuti di qualcun altro su Facebook se hai ottenuto l’autorizzazione, ad esempio acquistando una licenza. Potresti anche avere la possibilità di usare i contenuti di qualcun altro se questi sono di pubblico dominio, se rientrano nel fair use o in un’altra eccezione al diritto d’autore. “

Analizziamo il regolamento di Facebook

Il testo fa fede alle leggi internazionali e DMCA che regola il diritto d’autore internazionale, negli Stati Uniti vi sono alcune eccezioni come il fair use, cosa che in Italia è disponibile solo in rarissimi casi, come contenuti per l’istruzione, contenuti scientifici o diritto di cronaca, ma ciò non deve mai creare danni all’autore dell’opera. Quindi è escluso il caso dell’immagine che ci piace e abbiamo pubblicato a nostro nome, appartenente a terzi.

Nel regolamento viene indicato che se citiamo l’autore e non abbiamo l’autorizzazione, è una violazione. Non serve a nulla scrivere “dal web” o “presa da internet” o “autore sconosciuto”, anzi, in molti casi crea ancora più danni perché non è il web che scrive o crea l’immagine, ma dietro vi è la persona che l’ha creata.

Anche se non guadagni, non è una scusa, perché comunque si danneggia l’autore dell’opera.

Profili professionali e “digital creator” su Facebook

La situazione si complica quando si ha attivo un profilo professionale, come i “digital creator“, questi profili godono di un’ampia visibilità da Facebook perché vengono considerati coloro che creano contenuti, per questo prendere le proprietà altrui e pubblicarle come profilo professionale, il quale ha anche possibilità di ottenere ricavi da Meta, è una grave violazione dei diritti d’autore, con scopo o potenziale scopo di lucro e seri danni agli autori.

Vi sono casi che Facebook, incorrettamente, ha dato più visibilità a questi profili che hanno rubato un’immagine in confronto ai contenuti originali, creando chiari problemi.
Ultimamente sono sempre di più questi profili, che hanno attivato la modalità professionale senza sapere cosa comporta, però c’è anche chi l’ha attivata appositamente per guadagnare, ma non creando, bensì pensando che tutto ciò che si trova su Facebook lo può publicare a suo nome e ottenere ricavi.
In questo caso è un vero e proprio furto, passibile di denuncia penale e con conseguenze molto gravi, perché si ottengono soldi illeciti che non gli spetterebbero, non vi è alcuna differenza tra rubare in un supermercato e rubare in internet, solo che nell’ideologia attuale, si scusa più chi ruba un contenuto online che una mela in un negozio. In realtà chi ruba un’immagine può ottenere molti più soldi e benefici in confronto a chi ruba per necessità da un negoziante e creare danni davvero seri per l’autore.

Cosa succede quando violo il diritto d’autore

Le aziende e gli autori che creano contenuti solitamente segnalano le violazioni a Facebook, tramite il modulo per la violazione dei diritti d’autore, disponibile qui modulo violazione copyright, Facebook una volta ricevuta la segnalazione, controllerà l’immagine originale e l’immagine in violazione, se risconterà che vi è una violazione di copyright, rimuoverà l’immagine.
Se si ha un profilo privato e si hanno violato i diritti, si riceverà un avviso di rimozione del contenuto e di non farlo più, pena la chiusura del profilo. Se si ha una pagina e si ha attiva la monetizzazione, la prima volta si otterrà la rimozione del contenuto e la sospensione della monetizzazione per sette giorni. La seconda volta la sospensione sarà per trenta giorni e la terza potrà durare per un anno o per sempre. Dopo tre segnalazioni si rischia di venire bloccati per un mese con l’impossibilità di pubblicare immagini e video, con più segnalazioni si rischia la chiusura della pagina.

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Cosa rischiano i gruppi

Se gestisci un gruppo Facebook devi prestare molta attenzione a ciò che pubblicano i tuoi utenti e che questi contenuti rispettino i diritti di terzi. Se un tuo utente pubblica materiale protetto da diritti d’autore e viene segnalato e rimosso da Facebook, la prima volta Facebook avviserà gli amministratori che altre violazioni potranno portare alla chiusura del gruppo. Se si verificano anche altre violazioni delle regole di Facebook oltre a quelle sul diritto d’autore, queste si accumulano. Più violazioni del diritto d’autore portano alla chiusura definitiva del gruppo. La responsabilità di controllare che i contenuti siano leciti è dei moderatori e amministratori. Molti gruppi non consentono di far condividere le immagini o i video dagli autori o altre pagine, questo è un grande errore, perché poi gli utenti si vedono costretti a salvare i contenuti e pubblicarli a loro nome, violando così il regolamento e le leggi.

Se hai un gruppo un consiglio prezioso è di non permettere di far pubblicare direttamente immagini altrui ma di farle condividere dall’autore, non solo che ritraggono persone, ma anche immagini con scritte, frasi sagge, testi lunghi, perché ciò può penalizzare e portare alla sospensione del gruppo e sono molti i gruppi che si sono ritrovati chiusi anche dopo 10 anni di attività per colpa di altre persone. Se è l’amministratore o moderatore che commette l’illecito, la cosa si aggrava e anche con pochissime segnalazioni e rimozioni, può portare la disattivazione definitiva, non si potranno fare ricorsi.

Richiesta risarcimento danni

Non è finita qui, perché violare i diritti d’autore può portare a dei risarcimenti e dover spendere molti soldi in avvocati specializzati e tribunali, soprattutto se l’opera è stata rubata da un’attività commerciale o per scopi potenzialmente di lucro. La legge specifica che l’autore ha facoltà di ottenere un rimborso economico dato dal danneggiamento per aver preso la sua opera. Ciò significa che se vi arriva una richiesta di risarcimento, l’autore sta agendo secondo i suoi diritti e vi potrà citare in tribunale se il reato è comprovato.

La violazione del copyright è stabilita anche dalla legge penale, se con l’autore sei giunto ad accordi, con la legge non la scampi, essendo d’ufficio, rischi un’ammenda anche di oltre 15’000 euro e la reclusione da tre a sei mesi.

Perciò prima di prendere contenuti altrui, valuta bene o chiedi autorizzazione o semplicemente usa il tasto condividi.

green and white braille typewriter

Proviamo ad immaginare un social dove tutti rubano e più nessuno crea, perché se crea, si vede derubato del suo tempo, delle sue spese, dei suoi sacrifici; per quale motivo qualcuno dovrebbe creare se poi altri usano i suoi lavori e magari guadagnano pure?
Sarebbe un social noioso, con contenuti sempre ripetuti, perché più nessuno avrebbe la forza di creare qualcosa di bello, dopo essere stato danneggiato sia economicamente ma anche e soprattutto moralmente.

Proviamo a pensare a un autore che crea una bella immagine impiega diverse ore del suo tempo, questa viene vista da poche persone, poi una pagina da centinaia di migliaia di persone gliela ruba, ottiene migliaia di interazioni, magari ci mette pure il logo della pagina, o ancora un gruppo, una persona prende dall’autore, senza autorizzazione e la pubblica, ottenendo migliaia di interazioni. Il creatore dell’opera rimarrà danneggiato e non avrà più voglia di creare i contenuti, per colpa di chi continua a rubare. Se invece la pagina da centinaia di migliaia di persone o la persona del gruppo avessero condiviso dall’autore, tutti ne avrebbero beneficiato. Il gruppo e la pagina avrebbero ottenuto tante interazioni, l’artista avrebbe ottenuto visibilità e riconoscimento, e così ognuno avrebbe tratto riconoscimenti dal lavoro dell’altro ed è la base dei social network.

Rispettare i diritti d’autore e condividere con l’apposita opzione, è un atto di rispetto verso il lavoro altrui.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento puoi contattarci a info@curiosandosimpara.com

Andrea Bertolotti, esperto in materia di diritto d’autore nei social networks.

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