Perché le radici delle piante riescono a “sentire” l’acqua: scopri come funzionano i segnali sonori che guidano la crescita verso l’umidità

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Le piante, pur non avendo occhi, orecchie o un sistema nervoso come noi, possiedono incredibili capacità sensoriali che continuano a stupire gli scienziati. Tra queste, spicca un fenomeno particolarmente affascinante: la capacità delle radici di percepire e orientarsi verso l’acqua presente nel terreno, quasi come se potessero “ascoltarla”.

Un sesto senso vegetale: come le radici percepiscono l’acqua

Quando guardiamo una pianta, vediamo solo una piccola parte del suo mondo. Sotto terra, infatti, le radici si muovono seguendo segnali precisi. Un importante studio pubblicato su Trends in Plant Science ha dimostrato che le radici riescono a percepire la presenza dell’acqua, anche a distanza, grazie all’idrotropismo: una risposta attiva alla presenza e al movimento dell’acqua nel terreno.

Questo fenomeno, chiamato “idrotropismo”, è stato a lungo studiato. Recentemente si è scoperto che le radici non reagiscono solo a segnali chimici, ma anche a variazioni di pressione e potenziali meccanici prodotti dal movimento dell’acqua nel suolo.

Il movimento dell’acqua e i segnali sotterranei

L’acqua in movimento nel terreno genera piccole variazioni di pressione e microvibrazioni. Questi segnali si propagano attraverso il suolo più rapidamente rispetto ai segnali chimici, aiutando le piante a localizzare rapidamente le fonti d’acqua prima ancora di percepire direttamente l’umidità.

Il professor Daniel Chamovitz dell’Università di Tel Aviv spiega: “È come se le radici avessero una sensibilità speciale. Anche senza orecchie, le piante riescono a percepire vibrazioni e movimenti, che vengono trasformati in segnali che guidano la loro crescita”.

Le cellule che percepiscono i segnali

Ma come fanno le radici a “sentire”? Nelle punte delle radici ci sono cellule speciali, i “statociti”, che normalmente rispondono alla gravità. Studi recenti hanno confermato che queste cellule reagiscono anche ai cambiamenti di pressione e alle microvibrazioni prodotte dall’acqua in movimento:

  • La membrana cellulare contiene meccanocettori che si deformano in risposta alle vibrazioni e ai cambi di pressione.
  • Questa deformazione attiva canali ionici e produce segnali elettrici all’interno della cellula.
  • I segnali vengono tradotti in risposte di crescita direzionale, orientando la radice verso la fonte d’acqua.
  • Le cellule rilasciano ormoni come l’auxina che favoriscono l’allungamento della radice verso il lato più vicino all’acqua.

Esperimenti in laboratorio

Uno studio condotto presso l’Università di Nagoya, in Giappone, ha mostrato che le radici di Arabidopsis thaliana crescevano verso tubi pieni d’acqua, anche quando non c’era differenza di umidità visibile nel terreno. Questo dimostra come le piante riescano effettivamente a individuare le fonti d’acqua anche grazie ai segnali meccanici e fisici, non solo chimici.

Radici “intelligenti” nei deserti

Questa capacità si è evoluta nel corso di milioni di anni, permettendo alle piante di sopravvivere anche nei luoghi più difficili. Alcune specie di acacie e arbusti dei deserti africani riescono a inviare le proprie radici fino a 20 metri di profondità per raggiungere l’acqua, sfruttando segnali di pressione e microvibrazioni per orientarsi sotto terra.

Anche il baobab africano sviluppa un sistema radicale che può estendersi per decine di metri, seguendo con precisione le riserve d’acqua sotterranee grazie a queste straordinarie capacità sensoriali.

Applicazioni future

Queste scoperte non sono solo curiose, ma offrono spunti per la tecnologia e l’agricoltura. Gli agronomi stanno studiando sistemi di irrigazione intelligenti che sfruttano segnali meccanici per guidare le radici, con l’obiettivo di ridurre lo spreco d’acqua. Alcuni ricercatori stanno inoltre sviluppando sensori che imitano la sensibilità delle radici per individuare perdite d’acqua sotterranee nelle città.

Un nuovo sguardo sul mondo vegetale

Questa straordinaria capacità ci ricorda che le piante, pur così diverse da noi, hanno forme di percezione davvero sofisticate. Mentre esploriamo il mondo esterno, il mondo vegetale ci sorprende ogni giorno con abilità invisibili, ma fondamentali per la vita sulla Terra.

La prossima volta che annaffierai una pianta, pensa che le sue radici stanno già “cercando” l’acqua, in un silenzioso dialogo con l’ambiente che va avanti da centinaia di milioni di anni.

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