Come fanno gli uccelli a dormire volando? Il fenomeno del sonno unilaterale e le sorprendenti curiosità scientifiche

Condividi l'articolo

Avete mai osservato gli uccelli migratori che percorrono migliaia di chilometri senza mai apparentemente fermarsi? Probabilmente vi sarete chiesti: quando dormono? La risposta a questa domanda svela uno degli adattamenti evolutivi più affascinanti del regno animale.

Il segreto del sonno unilaterale: dormire con metà cervello

Mentre noi umani abbiamo bisogno di un sonno che coinvolge tutto il cervello, alcuni uccelli hanno sviluppato una capacità sorprendente: il sonno unilaterale. Questo fenomeno permette loro di far riposare solo metà cervello alla volta, mantenendo l’altra metà sveglia e attenta.

Questo tipo di sonno, chiamato scientificamente USWS (Unihemispheric Slow-Wave Sleep), o sonno a onde lente uniemisferico, consente a un emisfero cerebrale di entrare nella fase di sonno profondo, caratterizzata da onde lente, mentre l’altro rimane vigile.

Come funziona il sonno durante il volo?

Quando un uccello utilizza il sonno unilaterale durante il volo:

  • L’emisfero cerebrale attivo continua a controllare il volo e a monitorare l’ambiente
  • L’occhio collegato all’emisfero sveglio rimane aperto
  • L’emisfero che riposa recupera energie come nel sonno normale
  • Gli uccelli alternano periodicamente quale lato del cervello riposa

Questa straordinaria capacità è stata documentata in modo evidente nei fringuelli zebrati, ma studi hanno confermato che molte specie di uccelli migratori usano questa tecnica, inclusi albatri e rondini.

Record di volo e sonno: i casi più estremi

Il rondone comune (Apus apus) detiene un record incredibile: può restare in volo ininterrottamente per fino a 10 mesi. In questo periodo, questi uccelli mangiano, si accoppiano e dormono sempre in volo, sfruttando il sonno unilaterale per non cadere.

L’albatro vagabondo può volare per settimane senza mai toccare terra, dormendo in “micro-sonnellini” unilaterali di pochi secondi o minuti. Gli scienziati hanno misurato questi episodi utilizzando piccoli elettroencefalogrammi applicati agli uccelli.

La neurobiologia dietro questa capacità

A livello neurologico, tutto ciò è possibile grazie a una caratteristica anatomica particolare: nei cervelli degli uccelli le connessioni tra i due emisferi sono meno sviluppate rispetto ai mammiferi. Questo permette alle due metà del cervello di funzionare in modo più indipendente.

Inoltre, il controllo dei muscoli delle ali è distribuito in modo tale che anche con metà cervello “spento”, l’uccello mantenga un perfetto equilibrio. Elettroencefalogrammi effettuati su uccelli in volo hanno mostrato chiaramente modelli di onde cerebrali tipiche del sonno su un emisfero, mentre l’altro mostra attività di veglia.

Non solo uccelli: il sonno unilaterale nel regno animale

Sorprendentemente, non solo gli uccelli usano questa tecnica straordinaria. Anche delfini e alcune foche hanno evoluto il sonno unilaterale, ma per motivi diversi: devono rimanere parzialmente svegli per tornare in superficie a respirare.

Ad esempio, nelle otarie è stato osservato che, quando dormono in acqua, tengono aperto l’occhio rivolto verso il basso per sorvegliare eventuali predatori, mentre l’emisfero opposto riposa.

Quanto dormono realmente gli uccelli in volo?

Una delle scoperte più sorprendenti è che gli uccelli migratori sembrano avere bisogno di molto meno sonno durante la migrazione. Studi hanno dimostrato che alcune specie riducono il loro sonno fino al 90%, dormendo solo circa 40 minuti al giorno rispetto alle 12 ore solite!

Questa drastica riduzione non sembra avere conseguenze negative sulla loro attenzione o sulle loro prestazioni, una scoperta che affascina i neuroscienziati che studiano la funzione del sonno negli esseri umani.

Applicazioni e curiosità scientifiche

Capire il sonno unilaterale sta aprendo nuove strade nella ricerca scientifica:

  • Gli studi sui voli prolungati stanno ispirando la progettazione di droni a lunga autonomia
  • I neuroscienziati analizzano questo fenomeno per capire meglio la funzione del sonno e trovare soluzioni per i disturbi del sonno
  • I biologi evolutivi studiano come questo adattamento sia nato indipendentemente in diverse specie

La prossima volta che guarderete uno stormo di uccelli migratori, ricordate che state osservando dei veri maestri dell’efficienza: creature capaci di percorrere migliaia di chilometri mentre dormono con un solo occhio aperto, superando i limiti di ciò che pensiamo sia possibile nel regno animale.

Torna in alto