Perché la cipolla fa piangere? Scienza, enzimi e metodi efficaci per non lacrimare quando la tagli

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Hai mai provato quella sensazione fastidiosa di occhi che bruciano e lacrime incontrollabili mentre tagli una cipolla? Non sei solo! Questo fenomeno quotidiano ha una spiegazione scientifica affascinante che coinvolge molecole volatili, enzimi e una brillante strategia difensiva evoluta dalle piante.

La chimica delle lacrime: cosa succede quando tagli una cipolla

Quando affettiamo una cipolla, scateniamo una reazione chimica complessa. Le cellule della cipolla contengono composti solforati e un enzima chiamato alliinasi. In natura, questi elementi sono separati in compartimenti diversi all’interno delle cellule, ma quando tagliamo la cipolla rompiamo queste barriere.

L’alliinasi reagisce con i composti solforati (principalmente il solfossido di S-amminoacidi) e produce acido solfenico, una molecola molto instabile che si trasforma rapidamente in propantial S-ossido, conosciuto anche come “fattore lacrimogeno della cipolla”.

Il fattore lacrimogeno è così volatile che si diffonde nell’aria e raggiunge gli occhi in pochi secondi!

Dal gas alle lacrime: cosa accade nei nostri occhi

Quando il gas volatile raggiunge la superficie degli occhi, reagisce con l’acqua delle lacrime formando una piccola quantità di acido solforico diluito. I recettori del dolore negli occhi rilevano questa sostanza irritante e inviano segnali al cervello, che risponde facendo produrre più lacrime per “lavare via” la sostanza irritante.

Le lacrime supplementari servono a diluire e rimuovere l’acido, proteggendo così i nostri occhi da possibili danni.

Perché le cipolle hanno sviluppato questa “arma chimica”?

Le cipolle hanno sviluppato questo ingegnoso sistema di difesa per scoraggiare predatori come insetti e piccoli animali. In natura, quando un animale morde una cipolla, le cellule si rompono, attivando la reazione chimica che produce il fattore lacrimogeno irritante. Questo meccanismo protettivo ha aiutato le cipolle a sopravvivere per migliaia di anni.

Metodi scientificamente provati per tagliare le cipolle senza piangere

La scienza suggerisce alcune strategie efficaci:

  • Raffredda la cipolla: Mettere la cipolla in frigorifero per 30 minuti prima di tagliarla rallenta l’evaporazione dei composti irritanti.
  • Usa l’acqua: Tagliare la cipolla sotto l’acqua corrente o in una ciotola d’acqua aiuta a bloccare i gas.
  • Ventilazione: Un piccolo ventilatore che soffia via i gas dal viso può essere molto utile.
  • Occhiali protettivi: Indossare occhiali da nuoto o simili crea una barriera contro i composti volatili.
  • Tecniche di taglio: Lasciare la radice intatta il più possibile, perché è la parte con la maggiore concentrazione di composti lacrimogeni.
  • Acido leggero: Tagliare la cipolla vicino a una fonte di acido leggero (come aceto o limone) può aiutare a neutralizzare i composti irritanti.

Curiosità sorprendenti sulle cipolle lacrimogene

Esistono cipolle dolci selezionate geneticamente, come la Vidalia o la Walla Walla, che producono molti meno composti solforati e sono quindi meno irritanti.

Un’altra curiosità: la sensibilità al fattore lacrimogeno varia molto da persona a persona. Alcuni sono naturalmente più resistenti e producono meno lacrime quando tagliano le cipolle.

I cuochi professionisti, dopo anni di esposizione continua alle cipolle, spesso si abituano e reagiscono meno, sviluppando una specie di resistenza.

I falsi miti: cosa non funziona davvero

Tenere un pezzo di pane in bocca o un fiammifero tra i denti sono rimedi popolari che non hanno basi scientifiche. Non impediscono alla sostanza irritante di raggiungere gli occhi.

La prossima volta che taglierai una cipolla, ricorda che sei spettatore di un piccolo spettacolo di chimica naturale messo a punto in milioni di anni di evoluzione. Un dramma invisibile che si rinnova ogni volta che affetti una cipolla in cucina!

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