La danza del DNA come i geni cambiano forma per dare vita

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Immagina una lunghissima corda arrotolata, così lunga che se la srotolassi potrebbe arrivare fino alla Luna e tornare indietro… e tutto questo è racchiuso in una sola cellula del tuo corpo! Questo “filo” è il DNA, la straordinaria molecola che contiene tutte le istruzioni necessarie per costruire, mantenere e far funzionare ogni parte di te. Ma ciò che spesso non si sa è che il DNA non è statico: è vivo, si muove, si piega, si avvolge, si compatta e si distende in una sorta di coreografia invisibile e continua.

Nell’immaginario comune, il DNA è rappresentato come una perfetta doppia elica ferma e ordinata. In realtà, dentro le tue cellule è in costante movimento. Questa “danza” non è casuale: ogni cambiamento di forma serve alle cellule per decidere quali geni “accendere” e quali “spegnere” a seconda delle necessità del momento.

Il DNA è avvolto attorno a proteine particolari chiamate istoni, un po’ come il filo attorno a un rocchetto. Quando è necessario leggere un gene — ad esempio per produrre una proteina — il DNA si srotola parzialmente in quel punto, permettendo ai complessi molecolari di raggiungere il codice e copiarlo. Una volta terminato, si ripiega di nuovo, proteggendosi e mantenendo l’ordine all’interno della cellula.

Non solo: il DNA può formare veri e propri loop e anelli che avvicinano porzioni di genoma lontane, come se due pagine di un libro si piegassero per far combaciare frasi importanti. Questa organizzazione tridimensionale è fondamentale perché consente a cellule con lo stesso patrimonio genetico di diventare completamente diverse, come una cellula della pelle e una cellula nervosa.

La “danza” del DNA è regolata da segnali chimici che agiscono come interruttori. Piccole modifiche agli istoni o alla molecola di DNA stessa possono rendere un gene più facilmente accessibile oppure “nasconderlo”. Questo meccanismo, detto epigenetica, non dipende solo dal programma interno dell’organismo, ma anche dall’ambiente, dall’alimentazione e perfino dalle emozioni e dallo stress. È come se il tuo genoma fosse una biblioteca sterminata, e l’epigenetica fosse il bibliotecario che decide quali libri lasciare in vista e quali chiudere negli scaffali.

Questi continui cambiamenti di forma e accessibilità avvengono senza interruzione, in ogni tua cellula, proprio in questo istante. Si stima che milioni di “aperture” e “chiusure” avvengano ogni secondo, coordinando i processi vitali dell’intero organismo a partire da una singola cellula.

Questa meravigliosa coreografia molecolare è ciò che consente a un embrione di svilupparsi, specializzandosi fino a formare un essere complesso. È la dimostrazione che la vita non è solo il frutto di un codice fisso e immutabile, ma un linguaggio in movimento, capace di creare infinite “melodie” partendo dallo stesso insieme di note.

La prossima volta che sentirai parlare di DNA, non pensarlo come a un archivio polveroso e fermo nel tempo, ma come a un ballerino instancabile, che cambia forma e posizione per dare vita, energia e identità a ogni creatura vivente.

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