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Il cervello fantasma dell’intestino come il secondo cervello influenza fame desideri e umore

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Immagina di entrare in cucina, aprire il frigorifero e sentire all’improvviso un desiderio irresistibile per qualcosa di preciso: magari un pezzetto di cioccolato, una fetta di pane caldo e croccante o un frutto maturo e succoso. Sei convinto di aver preso tu la decisione, ma in realtà, molto spesso, il “comando” parte da un luogo inatteso: il tuo intestino.

Nel nostro addome, nascosta dietro gli organi e le pieghe dell’apparato digerente, si trova una vera e propria rete neurale chiamata sistema nervoso enterico. Questo “secondo cervello” contiene circa 500 milioni di neuroni, più di quelli presenti nel midollo spinale. Alcuni scienziati lo chiamano anche “cervello fantasma” perché lavora in silenzio, in maniera indipendente, prendendo decisioni senza richiedere l’approvazione della coscienza.

Il sistema nervoso enterico è in costante comunicazione con il cervello principale attraverso il nervo vago, una vera e propria autostrada di informazioni a doppio senso. Ed ecco un dato sorprendente: circa il 90% dei segnali che percorrono questa via parte dall’intestino e viaggia verso il cervello, non il contrario. Questo significa che gran parte delle sensazioni di fame, sazietà e desiderio per determinati cibi nasce proprio laggiù, nel ventre.

Ma come fa il tuo stomaco a “decidere” di volere qualcosa? La risposta è in un insieme di fattori chimici e microbiologici. Nel nostro intestino vive un’enorme comunità di batteri conosciuta come microbiota intestinale. Questi piccoli ospiti producono molecole in grado di influenzare i neuroni locali e di inviare messaggi al cervello. Alcuni batteri amano nutrirsi di zuccheri, altri di grassi, altri ancora di fibre. Per sopravvivere, riescono a stimolare la produzione di neurotrasmettitori che ci fanno desiderare proprio quel nutriente di cui hanno bisogno.

Non si tratta solo di appetito. Studi scientifici hanno dimostrato che il microbiota può persino modificare il nostro umore. Alcuni tipi di flora batterica stimolano la produzione di serotonina, conosciuta come la “molecola della felicità”. Circa il 90% della serotonina prodotta nel nostro corpo viene creata proprio nell’intestino. Questo spiega perché ciò che mangiamo può influire sul nostro stato mentale e perché a volte abbiamo un’irresistibile voglia di cibi confortanti.

Il sistema nervoso enterico è anche capace di entrare in azione per proteggerci. Se ingeriamo qualcosa di potenzialmente tossico, può attivare riflessi automatici di espulsione o rallentare la digestione, senza bisogno di coinvolgere direttamente il cervello. Agisce come un centro di controllo autonomo e rapidissimo, capace di reagire istantaneamente.

Pensare che dentro di noi esista un “cervello” indipendente può sembrare fantascienza, ma la scienza lo conferma: il nostro corpo è un insieme complesso di sistemi interconnessi, in cui le decisioni possono essere prese da reti neurali di cui non siamo neppure consapevoli. La prossima volta che sentirai un desiderio improvviso per un certo cibo, chiediti: sei davvero tu a volerlo… o è il tuo misterioso cervello fantasma che ha già deciso al posto tuo?

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