16 situazioni che sono realmente accadute, anche se potrebbero sembrare impossibili

La vita, in tutta la sua imprevedibile magnificenza, spesso ci sorprende in modi che sfidano la logica del possibile. Coincidenze inattese, incontri fortuiti che sembrano essere plasmati dal fato: questi momenti ci lasciano a bocca aperta, ricordandoci quanto sia sorprendente e inspiegabilmente straordinario il viaggio dell’esistenza. Non importa quanto attentamente tracciamo il nostro percorso, l’universo ha un modo tutto suo di sorprenderci, dimostrando che le meraviglie dell’incognita superano spesso la sicurezza del noto.

Di seguito 18 situazioni che sono realmente accadute, anche se potrebbero sembrare impossibili:

1#

“Io e la mia sorellina eravamo in viaggio insieme ai nostri genitori. Partimmo dal Massachusetts e ci fermammo in Oregon per pranzare. I nostri genitori volevano del pesce, ma noi due volevamo la pizza, così parcheggiammo davanti a una pizzeria e la persona che ci servì, vedendo la targa dell’auto, ci chiese di quale città fossimo. Quando mio padre glielo disse, ci raccontò che il suo coinquilino all’università era proprio di quella città. Ci chiese se lo conoscevamo e scoprimmo abitava proprio di fronte alla nostra strada, ed era un grande amico della nostra famiglia”. Quora/Jak Bartels

2#

Sono un comico di stand-up. Durante i primi anni di carriera (quando avevo ancora un lavoro diurno), feci uno spettacolo di quindici minuti in un festival artistico. Non avevo mai fatto una performance così lunga prima di allora. Il backstage era affollato: cantanti, gruppi di danza, eccetera. Ci facevano salire sul palco solo quando era il nostro turno.

Tra il pubblico c’erano forse 30 persone, le quali non ebbero nessuna reazione alle mie battute. Sapevo che non erano terribili, ma sembrava di esibirmi per persone che non parlavano la mia lingua. Dopo circa 8 o 9 minuti, almeno un paio di sorrisi. Alla fine, riuscii ad ottenere qualche risata.

Tornai a casa molto infelice: quella era stata la peggior esibizione della mia vita. Ci si aspetta di fare fiasco quando sei nuovo, ma ero già nel mestiere da alcuni anni.

Il giorno successivo, mentre ero in negozio, durante la pausa mi si avvicinò un ragazzo e disse: ‘Sei stato molto divertente ieri sera’. Gli dissi che ero un comico ma chiaramente non ero stato divertente.

Lui disse: “Sai che tipo di esibizione ha preceduto la tua?”. Gli spiegai che non ne avevo idea perché eravamo isolati dietro le quinte.

Lui disse che la persona prima di me aveva raccontato la vera storia di come era stata costretta a un matrimonio combinato da bambina e aveva subito violenze e stupri ogni giorno, per anni, fino a quando era riuscita a scappare.

Lui spiegò che il pubblico aveva pianto. Ci volle del tempo, ma riuscii a rallegrarli.

Ci sono 8 milioni di persone a New York. C’erano forse 30 persone allo spettacolo, e una di loro si trovava nello stesso posto in cui ero io, mi ha riconosciuto e ha deciso di parlarmi“. Quora/Shaun Eli

3#

La mia fidanzata aveva un caro amico che compiva gli anni nel suo stesso giorno, anche se erano nati in anni diversi. Purtroppo, l’amico morì e dopo il funerale, portammo a casa il memoriale che la mia fidanzata appese ad una parete. Nel corso degli anni, ci siamo trasferiti 4 volte, ma ogni volta lei si è premurata di rimettere il memoriale al suo posto.

Nel 2021, la mia fidanzata è venuta a mancare all’età di 50 anni. Due giorni dopo la sua scomparsa, mio figlio mi ha fatto notare che è morta lo stesso giorno del suo caro amico. Non me ne sono subito reso conto, perché era passato molto tempo, e se il memoriale non fosse stato lì, non ci saremmo mai accorti di questa strana coincidenza“.

4#

Mia madre era cubana e durante il suo primo anno di insegnamento in una prima elementare, in classe c’era anche un bambino che era stato bocciato. Gli altri insegnanti lo definivano come un cattivo bambino. per lui era difficile rimanere seduto e prestare attenzione alle lezioni, per questo non sapeva ancora leggere. Mia madre lo fece diventare il suo ‘assistente’ e ogni volta che c’era del tempo libero, si sedeva vicino a lui per ripassare le lezioni. Lui superò la prima elementare e ottenne ottimi risultati! In seguito, dopo che il regime di Castro prese il controllo, mia madre lasciò Cuba. Incontrò mio padre, ebbe dei figli e continuò la sua vita. Tanti anni dopo, durante un viaggio in Florida, un uomo e sua moglie si avvicinarono a lei per salutarla. Era il suo studente. Disse di averla riconosciuta subito perché non l’aveva mai dimenticata. La presentò a sua moglie come l’insegnante che non si era mai arresa con lui“. Quora/The Teacher

5#

Alcuni anni fa, mentre io e mia moglie stavamo andando in macchina, iniziai a raccontarle di un sogno che avevo fatto la notte precedente. Ero a metà del racconto del sogno, quando mi guardò con uno sguardo sorpreso e iniziò a raccontarmi il resto della storia del mio sogno, esattamente come l’avevo sognato. Lei disse che la notte prima aveva fatto esattamente lo stesso sogno“. Quora/Paul Jackson

6#

Alcuni anni fa, io, mia moglie e i miei suoceri stavamo viaggiando da Sacramento alla California settentrionale e ci fermammo per fare carburante a Crescent City. Mentre facevo il pieno, mia moglie scese dall’auto ed esclamò: ‘Credo che quello sia il mio insegnante d’arte delle superiori, di Aurora, in Colorado”. Ed effettivamente lo era. Era lì con suo fratello. Parlarono a lungo di vecchi ricordi, poi ognuno proseguì per la propria strada.

Alcuni anni dopo, andammo nel Regno Unito per trovare la mia famiglia, poiché era il 70° compleanno di mia madre. Le regalammo un viaggio di alcuni giorni a Maiorca. La prima sera nella casa in affitto al mare, ci accorgemmo di non avere abbastanza carta igienica, così andammo in un piccolo negozio nelle vicinanze e ci ritrovammo di fronte allo stesso insegnante d’arte e a suo fratello. Anche loro stavano cercando della carta igienica. Com’è piccolo il mondo. Sono passati 6 anni da allora, ma siamo ancora increduli di quanto sia stata straordinaria quell’incredibile coincidenza“. Quora/Ben Skyrme

7#

Mia figlia stava per trasferirsi in un appartamento che necessitava di numerose opere di restauro. Durante il primo giorno di lavori, vennero ad aiutarci anche la sua amica del cuore e sua sorella. Insieme, ci mettemmo al lavoro e strappammo la vecchia moquette che ricopriva il pavimento. Al di sotto della moquette, trovammo diversi strati di vecchi giornali usati come isolamento. Tra questi, nel corridoio, spiccava un vecchio giornale locale. Il nostro sguardo fu catturato da una fotografia che, incredibilmente, raffigurava le due sorelle, all’epoca bambine, durante la premiazione di una gara di danza“. Quora/Yvonne Cotter

8#

Circa 30 anni fa, mi trovavo con degli amici in una grande steakhouse in California. La cameriera, come molti americani, era affascinata dal nostro accento britannico e ci raccontò che il capo cuoco era originario dell’Inghilterra. Non ci feci molto caso perché l’Inghilterra è un luogo piuttosto grande e con molte persone. Circa un’ora dopo, mentre stavamo finendo i nostri dessert, il cuoco uscì.

La conversazione andò più o meno così.

-Cuoco: “Ho sentito il vostro accento e sono dovuto uscire perché sembrate essere dell’Essex”.
-Io: “Sì, veniamo tutti e quattro da lì. Siamo di Southend-on-Sea. (Una città piuttosto famosa dell’Essex e conosciuta in tutto il Regno Unito)”.
-Cuoco: “Davvero? Anche io sono di lì. In realtà di Shoeburyness, proprio vicino a Southend”.
-Io: “Davvero? Ho vissuto lì per i primi 12 anni della mia vita”.
-Cuoco: “Conosci West Road? Ho gestito la friggitoria “Chippy” per 10 anni tra il 1971 e il 1981″.
-Io: “Stai scherzando? Venivo nel tuo negozio l’ultimo venerdì di ogni mese con mio fratello e i miei genitori per prendere il pesce e le patatine”.

Quali erano le probabilità di una coincidenza del genere?“. Quora/Paul Dunn

9#

Alcuni anni fa, trascorsi l’estate lavorando per uno studio legale. Il mio compito consisteva nel chiamare e intervistare i querelanti in una causa di azione collettiva su cui stavano lavorando. Avevo una lista di nomi e numeri di telefono, e una lista di domande da porre. Chiamavo, chiedevo della persona interessata, poi trascorrevo circa mezz’ora intervistandola riguardo alla sua richiesta.

Uno dei numeri di telefono sulla lista era di una donna in Georgia (io non sono della Georgia). Chiamai il numero, ma, per errore, invertii due cifre, invece di comporre 555-1234, composi 555-1324 o qualcosa del genere.

Una voce rispose al telefono e dissi: ‘Posso parlare con Sylvia Podunk?’ (o qualunque fosse il nome). Ci fu una pausa dall’altro capo della linea. Poi, la persona mi disse: ‘Potresti ripetere, per favore?’. Dissi: ‘Certo, posso parlare con Sylvia Podunk?. E dall’altra parte la voce disse: ‘Sei Mark McCain?’.

Per errore avevo chiamato una ragazza con cui ero uscito al liceo circa 10 anni prima. Avevo perso i contatti con lei dopo il diploma. Si trasferì in Georgia e quando feci il suo numero per errore, riuscì a riconoscere la mia voce al telefono e si rese conto che ero io“. Quora/Mark McCain

10#

Mia madre nacque il 24 settembre 1917 alle 16:45. Quando aveva 21 anni, partorì mio fratello. Lui venne alla luce nella casa di campagna, e mia madre ebbe un parto molto difficile, a causa del quale i medici le dissero che non avrebbe più potuto avere figli. Un anno dopo, pensando di essere gravemente malata, andò a consultare il suo medico di famiglia e lui la informò che, in realtà, stava aspettando un bambino. Quando nacqui, mia madre chiese continuamente alle infermiere che giorno fosse. Le infermiere pensavano che fosse pazza e le dissero: ‘Non vuoi sapere se hai avuto un maschio o una femmina?’. Ma mia madre insistette. Alla fine si scoprì che ero nato il 24 settembre 1947 alle 16:45, esattamente trent’anni dopo la sua nascita. Abbiamo condiviso quel giorno di compleanno ogni anno per sessant’anni, come se fossimo gemelli. Dopo la sua scomparsa, non ho più festeggiato il mio compleanno“. Quora/Franco

11#

Ero al liceo quando questa nuova ragazza, che non conoscevo, si avvicinò a me. Conosceva il mio nome (nulla di eccezionale), ma sapeva anche molte cose sulla piccola scuola elementare che avevo frequentato, la quale si trovava a più di 150 chilometri di distanza da lì. Non avevo idea di chi fosse, finché non iniziò a cantare una canzone che aveva interpretato in terza elementare, durante lo spettacolo dei talenti della nostra scuola. Immediatamente capii chi era. Esclamai il suo nome completo e le diedi un abbraccio. Non la conoscevo molto bene alla scuola elementare, ma fu incredibile rincontrarla“. Quora/Mark Britto

12#

Anni fa adottammo un cane da un rifugio. Era ancora un cucciolo. Circa 6 mesi dopo, andammo in gita al mare per un giorno. Ci fermammo a pranzo in un piccolo pub di un villaggio che aveva dei tavoli all’aperto. Presi un paio di bevande, degli snack e altre cose, poi ci sedemmo a uno dei tavoli. Iniziammo a parlare con una coppia al tavolo accanto che aveva un cane che sembrava avere circa la stessa età del nostro. Si scoprì che avevano adottato il loro cane dallo stesso centro di salvataggio e che, in realtà, erano fratello e sorella della stessa cucciolata. Ma non solo, abitavano anche vicino a noi“. Quora/Graham Rolfe

13#

Questo è accaduto circa 15 anni fa. Una giovane coppia appena sposata si era trasferita di fronte a casa mia. Poco dopo, lui dovette spostarsi per un periodo all’estero per lavoro. Non molto tempo dopo la sua partenza, una coppia più anziana si trasferì nella casa dietro la loro e la giovane moglie ebbe modo di conoscerli molto bene. Dopo il ritorno del marito, i quattro si incontrarono e, durante una conversazione, si resero conto che lui era il loro figlio! Lo avevano dato in adozione subito dopo la nascita e per 25 anni rimasero a vivere in California, dopodiché decisero di trasferirsi nello stato dello Utah. Una coincidenza unica nel suo genere: diventare vicini del proprio figlio“. Quora/Dennis

14#

I miei genitori mi hanno raccontato questa storia. Quando avevo 8 anni e vivevo nel Regno Unito, a mio padre venne offerta un’opportunità di lavoro negli Stati Uniti e ci trasferimmo lì. I miei genitori decisero di affittare la nostra casa nel Regno Unito, così, prima di partire, mostrammo la casa a possibili inquilini. Uno di loro era un uomo americano. Si scoprì che veniva dalla stessa città degli Stati Uniti in cui ci saremmo trasferiti dopo poche settimane. Tutti risero per la coincidenza e l’uomo americano disse che sua figlia era ancora negli Stati Uniti e che avremmo dovuto contattarla una volta arrivati. Ci diede il suo nome e ci disse che lavorava in un ristorante specifico della città.

Saltiamo avanti di alcune settimane e voliamo negli Stati Uniti. Arrivati in aeroporto, stanchi dopo aver volato per mezzo mondo, un rappresentante della nuova azienda di mio padre ci stava aspettando per portarci in hotel. Lungo il percorso ci fermammo per mangiare qualcosa. Era tardi e c’erano pochi posti ancora aperti. Il rappresentante disse di conoscere un locale aperto fino a tardi. Ebbene sì, era lo stesso posto in cui lavorava la figlia dell’uomo americano. Fu proprio lei a servire il nostro tavolo. Alla fine affittammo la nostra casa nel Regno Unito a un americano a caso, ci trasferimmo in America e ci incontrammo con la figlia dell’uomo solo mezz’ora dopo essere scesi dall’aereo“. Quora/Natalie Jackson

15#

Quando avevo 12 anni nella mia scuola venne una nuova ragazza che era nata nello stesso giorno in cui sono nata io. Niente di eccezionale. Ma poi…

Eravamo nate nello stesso stato, nella stessa città, nello stesso ospedale, allo stesso piano, a due porte di distanza e con soli 15 minuti di differenza. Entrambe nate alle Hawaii. E ci siamo conosciute in una piccola città della Louisiana“. Quora/Elle Bacon

16#

Questa foto ritrae me all’età 2 anni, insieme ad un bambino di 5 anni che mi prese per mano mentre eravamo in fila ad aspettare di vedere Babbo Natale. (Mia madre dice che lo fece perché ero spaventata)“.

Quora/Annie Long

Circa 20 anni dopo, mentre stavo sfogliando dei vecchi album di fotografie, pensai: ‘Mamma mia, mi sembra così familiare!’. A quel tempo avevo da poco cominciato a frequentare un ragazzo di nome Chris, il quale somigliava tanto a quel bambino; entrambi siamo cresciuti nella stessa città. Mostrai la foto sia a lui che a sua madre, e non c’era alcun dubbio: era proprio lui! Sono passati altri 17 anni e nel frattempo abbiamo avuto due figli, ma la nostra relazione è ancora solida e forte. Ecco una nostra foto nel periodo in cui ci siamo conosciuti“. Quora/Annie Long

Quora/Annie Long

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