A volte, la storia può risultare noiosa, altre volte, invece, ci si imbatte in racconti talmente straordinari che sembrano prendere vita man mano si scoprono i dettagli.
In una piccola baia, immerso nelle verdi colline scozzesi, si nasconde un segreto che è stato ben custodito per tantissimi anni. A prima vista potrebbe non sembrare nulla di eccezionale, ma dopo che sono stati effettuati degli studi a riguardo, è stata fatta una scoperta meravigliosa. Migliaia di anni fa in questo luogo c’era un villaggio.

Questo grande insediamento neolitico è stato chiamato Skara Brae e si trova esattamente vicino alla baia di Skaill, sulla costa ovest di Mainland, la principale isola dell’arcipelago delle Orcadi, in Scozia. Durante migliaia di anni nessuno è venuto a conoscenza di questo luogo, perché per via degli eventi climatici e del passare del tempo è rimasto sepolto sotto ad accumuli di sostanze minerali che gli hanno dato l’aspetto di una delle tipiche colline locali.

Nell’inverno del 1850, un’impetuosa tempesta ha rimosso la copertura e la gente del posto ha trovato l’ingresso di una delle case che, in seguito, sono state scoperte all’interno del villaggio. I primi scavi sono stati effettuati tra il 1928 ed il 1930 e si scoperto dai reperti che questo insediamento venne occupato tra il 3100 a.C. ed il 2500 a.C.

Le case sono state scavate nel terreno e costruite su delle colline per avere maggiore stabilità e per ripararsi dal freddo clima della zona. Ogni casa misura all’incirca 40 metri qudrati ed al centro di ognuna si trova un forno che veniva utilizzato per riscaldare l’ambiente e per cucinare.

Questo sito è stato anche soprannominato la “Pompei scozzese“, per via del buono stato di conservazione; dopo millenni, l’interno delle case è praticamente intatto. L’arredamento all’interno delle case è in pietra e si possono trovare armadi, guardaroba, ripostigli, letti e sedie; la disposizione dell’arredamento è molto simile in ciascuna delle case, ad eccezione di alcune che sono completamente sprovviste di arredamento, ma che sono suddivise in piccole stanze, si pensa che venissero utilizzate per la lavorazione di piccoli manufatti.

La cosa stupefacente è che il villaggio era dotato di un sistema di drenaggio che permettava ad ogni casa di avere un proprio bagno. Inoltre, all’interno del sito archeologico sono state fatte delle scoperte meravigliose, come per esempio questa sfera scolpita nella pietra. Questi tipi di oggetti sono stati ritrovati principalmente in Scozia e sono state fatte diverse teorie sul loro uso, ma nessuna è arrivata ad una conclusione concreta.

Nessuno sa perché il villaggio venne abbandonato. Si crede, però, che i cambiamenti climatici che sono avvenuti in quella zona attorno al 2500 a.C, abbiano reso il clima ancora più umido e freddo.

Si è trattata di una scoperta eccezionale ed attualmente un muro in pietra protegge le rovine dal forte vento e dalle mareggiate. Tutto il gruppo di costruzioni ritrovate sulle isole Orcadi è stato definito “Cuore delle Orcadi neolitiche” ed insieme a Skara Brae, nel 1999, è stato inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

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