Il primo lido per malati gravi sulla riviera romagnola, dove la disabilità si annulla

La bella stagione dovrebbe portare per tutti dei momenti di gioia e di spenzieratezza, ma c’è chi, purtroppo, soffre di gravi problemi di salute e, non essendoci strutture attrezzate, si vede impossibilitato a godersi un rinfrescante bagno nel mare.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.320184941802895/648734255614627/?type=3&theater

Fino ad un paio di anni fa, nel nostro paese, esistevano solamente due strutture balneari in grado di ricevere ospiti con esigenze particolari e, proprio per questo, una donna ha deciso di creare una terza spiaggia completamente accessibile sulla bella riviera romagnola.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.318380718649984/656069954881057/?type=3&theater

Lei si chiama Debora Donati e nel 2017 aveva intrapreso con il proprio marito, malato di Sla, un viaggio di 800 chilometri per poter raggiungere il lido di “Io posso“, sulla spiaggia libera di San Foca, in Puglia, accessibile anche a persone colpite da malattie fortemente invalidanti. Così, ha pensato: “Perché non organizzare la stessa cosa in una delle nostre spiagge romagnole?“.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.320184941802895/657922454695807/?type=3&theater

Per questo, nel 2018, è nata la prima spiaggia accessibile della regione, il progetto è stato chiamato “Tutti al mare. Nessuno escluso” e sorge a Punta Marina Terme, in provincia di Ravenna.

Purtroppo, ad aprile del 2018 il marito di Debora è venuto a mancare, ma lei ha comunque deciso di portare avanti il progetto in suo onore, con il quale, il primo anno, hanno collaborato oltre 280 volontari tra operatori specializzati, medici e infermieri e che, durante la prima stagione di apertura, ha ospitato circa 100 persone.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2999193180154242&set=pcb.2999193533487540&type=3&theater

Quest’anno, viste le numerose richieste, è stato deciso di prolungare l’apertura del lido temporaneo a due mesi. Gli ospiti di Debora arrivano principalmente dal nord Italia, ma anche dall’estero e tra loro ci sono persone che non andavano in spiaggia da cinque anni, altre che non facevano un bagno in mare da 8 ed altre ancora che non avevano mai potuto sperimentare questa esperienza durante tutta la propria vita.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.320184941802895/650945808726805/?type=3&theater

Di mattina, tutti i volontari si radunano per organizzare le varie attività della giornata. Ci sono da sistemare gli ombrelloni, i lettini e le varie attrezzature per l’ausilio. In questo lido, oltre ad esserci molte zone d’ombra, sollevatori e colonnine per la corrente elettrica, c’è anche un pedalò attrezzato che permette a chiunque di poter fare un bel giro in mare.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.318380718649984/658809127940473/?type=3&theater

Tra i volontari ci sono anche dei ragazzi dei gruppi parrocchiali, i quali suonano la chitarra, oppure danno una mano a gonfiare i materassini, molti di loro hanno imparato ad usare i sollevatori per aiutare i malati, ma Debora afferma che: “Niente di tutto questo li impressiona, anzi, è come se la disabilità, a un certo punto, si annullasse”.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.320184941802895/648734575614595/?type=3&theater

Inoltre, a rallegrare ospiti e volontari c’è Yuma, il cane mascotte del lido addetto alla pet therapy. Insomma, si tratta di un luogo meraviglioso dove tutti hanno la possibilità di godersi alcuni giorni di spensieratezza in riva al mare. Debora spera che l’anno prossimo la stuttura possa essere finalmente definitiva.

https://www.facebook.com/associazioneinsiemeate/photos/a.318380718649984/652487201905999/?type=3&theater

Potrebbe interessarti Gli scienziati confermano che guardare il mare produce dei cambiamenti nel nostro cervello che ci rendono più felici

Cosa ne pensi di questo meraviglioso progetto? Lasciaci un commento e condividi con i tuoi amici così che possano leggere queste interessanti informazioni. Seguici per altre curiosità sulla pagina Curiosando si impara.

Se hai una storia da raccontare, scrivi a info@curiosandosimpara.com

Adblock rilevato

Per continuare devi disattivare l'adblock in questo sito web.