I bambini di Lidice. Tutte le persone che li guardano negli occhi scoprono la loro tragica storia

La scultura che si trova a Lidice, un comune della Repubblica Ceca, ci ricorda l’epoca oscura della Seconda Guerra Mondiale ed il regno del terrore di Hitler.

Nel 1942, il generale tedesco Reinhard Heydrich venne gravemente ferito a causa di un attentato da parte di alcuni membri dell’esercito cecoslovacco e morì pochi giorni dopo all’ospedale di Praga. Per vendicare la morte del gerarca, i tedeschi decisero di radere letteralmente al suolo il villaggio di Lidice e, con lui, tutti i suoi abitanti.

Persino le macerie vennero rimosse dalla zona, in quanto il villaggio doveva essere definitivamente cancellato dalle cartine geografiche. Nonostontante alcuni partigiani vivessero realmente nel villaggio, ancora oggi non esiste alcuna prova che collega Lidice all’attentato di Heydrich; all’epoca, però, la stampa tedesca dette moltissima voce alla notizia, di modo da intimorire qualsiasi tipo di cospirazione.

Il 10 giugno del 1942 i soldati nazisti distrussero tutto ciò che incontrarono sulla propria strada. Separarono gli uomini dalle donne e dai bambini, dopodiché portarono tutti i 192 maschi maggiori di 15 anni in un granaio e li fucilarono a gruppi di dieci. La strage durò per cinque ore.

Cosa successe al resto degli abitanti?

Dopo aver assassinato tutti gli uomini, il 12 giugno, le 198 donne di Lidice vennero separate anche dai bambini e vennero fatte salire su dei treni speciali che le portarono nel campo di concentramento di Ravensbrück; una volta lì, 35 di loro vennero trasferite ad Auschwitz poiché ritenute adatte per essere sottoposte ad esperimenti medici.

I 99 bambini di età compresa tra 1 e 15 anni furono portati in Polonia, nell’area tessile di Łódź. 17 di loro vennero adottati da famiglie tedesche perché adatti alla “germanizzazione”, mentre gli 82 rimasti, su ordine del Führer, furono trasferiti nel campo di sterminio di Chełmno e si pensa che, quasi tutti, vennero uccisi con il gas il giorno stesso.

Alla fine della guerra, solo 143 donne riuscirono a sopravvivere ed a ritornare in patria, alcune di loro in condizioni di salute molto gravi. Dopo diversi anni anche i 17 bambini prescelti per la “germanizzazione” vennero rintracciati e ritornarono insieme alle proprie famiglie. Nel 1949 Lidice venne ricostruita in prossimità del vecchio villaggio raso al suolo.

Il monumento dei bambini di Lidice

Negli anni ’60, un’artista di nome Marie Uchytilová decise, senza ricevere nessun incarico, di fare un monumento in memoria ai bambini di Lidice. Purtroppo, la donna non disponeva delle risorse economiche sufficienti per poter portare a termine il proprio progetto, ma nel corso degli anni ricevette diverse donazioni e circa a metà degli anni ’90, dopo la sua morte, un’ingente somma donata dalla città danese di Albertslund ha finalmente potuto dare una svolta per la realizzazione del sogno di questa donna.

La scultura è stata completata nel giugno del 2000, ben 30 anni dopo l’inizio del grande lavoro di Marie.

È impossibile non commuoversi guardando gli 82 bambini rappresentati in questo monumento così significativo. Nessuno di noi dovrebbe mai dimenticare un avvenimento del genere e anche se da allora sono trascorsi molti anni, sembra che il genere umano non sia ancora riuscito ad imparare che tutti hanno il diritto di essere rispettati senza alcuna distinzione.

Conoscevi la storia di questi bambini? Hai avuto modo di visitare la meravigliosa scultura? Lasciaci un commento e non dimenticare di condividere questa storia con i tuoi amici e di appoggiarci con un Like sulla pagina Facebook Curiosando si impara.

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