Giulia, l’insegnante di sostegno che non abbandona il suo studente: “Ogni anno rimarrò con lui”

La professoressa Giulia Domenichelli, docente di sostegno, ha deciso di non abbandonare mai il suo studente disabile. Ogni anno sceglie di rimanere al suo fianco, nella scuola Barsanti di Massa, nonostante tutti i rischi professionali legati a questa decisione.

Ogni anno al suono delle campanelle partono le solite polemiche e lamentele su come la scuola sia ricca di problemi. Dobbiamo però molto ai docenti che, tra mille difficoltà, fanno andare avanti le cose e funzionare i vari istituti. Alcuni di loro aiutano i ragazzi più deboli, i portatori di handicap, mettendoci anima, corpo e cuore in ciò che fanno.

La professoressa Giulia Domenichelli è una di questi insegnanti, ha 36 anni, una laurea presa a pieni voti in Lettere moderne, con 110 e lode all’università di Pisa. La sua tesi è stata pubblicata e per questo avrebbe potuto scegliere qualunque altro lavoro, ma lei ha scelto d’insegnare.

Ha iniziato a lavorare come supplente a Pontremoli, nella sede distaccata del liceo Leonardo Da Vinci nell’anno scolastico 2013-2014, insegnando italiano, storia e latino. Dopodiché, durante l’anno scolastico 2015-2016 si è spostata all’Istituto professionale Barsanti a Massa.

Arrivata a Massa, ha iniziato facendo l’insegnante di sostegno per un bimbo che era al secondo anno. Terminato il contratto da supplente a fine giugno 2016, ha preso la disoccupazione. L’anno successivo, ha ricominciato tutto l’iter per la nuova lista delle convocazioni, dove solitamente tutti partono richiedendo le materie più ambite, ovvero quelle in grado di garantire il lavoro fino al 31 agosto, tuttavia, lei ha scelto di seguire un’altra strada.

“Ho chiesto di rimanere con questo ragazzo. Bisogna garantire la continuità didattica. Questi alunni non possono cambiare insegnante ogni anno. Sono i più deboli”, ha affermato Giulia Domenichelli durante un’intervista.

Questa scelta nasce da un patto stretto con i genitori del ragazzo, nel quale Giulia si impegnava a dargli una continuità negli studi, rimanendo con lui fino alla fine del corso. Per mantenere il patto ha anche rischiato di rimanere senza lavoro, poiché le cattedre che vengono assegnate per ultime sono sempre quelle degli insegnanti di sostegno. Quest’anno però ha ottenuto la tanto agognata cattedra, diventando di ruolo.

Tuttavia, neppure in questo caso ha abbandonato il ragazzo e, con l’aiuto del preside e del vicepreside del Barsanti, è riuscita ad avere la cattedra proprio nella sua classe. È stata una lotta fino all’ultimo minuto per poter seguire un bambino. Di fatto, questa docente è un esempio per tutti noi.

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