12 persone che hanno mal interpretato le cose e che sarebbero volute sparire nel nulla per la vergogna nel momento in cui hanno capito tutto

A volte, quando siamo sovrappensiero o con la testa piena di mille cose urgenti da fare, può capitare di prendere alla lettera tutto quello che ci viene detto e di rendercene conto solamente in un secondo momento, soprattutto quando il nostro interlocutore, o chi si trova con noi, finge di non aver visto o di non aver sentito quello che abbiamo fatto o detto.

Di fatto, non è così raro interpretare male le parole, i segnali, o i gesti degli altri e quando capitano questi lapsus portano sicuramente dei ricordi esilaranti a chiunque ha la fortuna di viverli.

1#

Una volta, all’inizio della nostra relazione, il mio ex ragazzo mi chiese: ‘Qual è il tuo metallo preferito?’. Io, senza esitazione, gli risposi il gallio e lui con voce sorpresa mi chiese il perché. Gli dissi: ‘Perché si scioglie in mano’. Lui borbottò qualcosa e se ne andò dalla stanza. Solo allora mi resi conto che quello che voleva sapere era la mia preferenza tra l’oro e l’argento. Noi chimici siamo così“. Ideer/Oídoporahí

2#

Il mio balcone si affaccia sulla strada. Ogni volta che sono fuori a stendere i miei vestiti dopo averli lavati, noto che le auto di passaggio rallentano proprio davanti a me e siccome abito al secondo piano gli autisti possono vedermi perfettamente. ‘Oh, quanto sono bella! Probabilmente vorrebbero conoscermi’, ho pensato fino a quando non ho capito che stavano solo schivando una grossa buca sulla strada“. Ideer/Oídoporahí

3# 

Mia suocera lavorava in un negozio di parrucchiere. Una volta mi tagliò i capelli e poi dovette andarsene in un altro salone. Prima di andarmene avrei avuto bisogno del bagno che si trovava in un corridoio chiuso a chiave, così chiesi alle ragazze se avessero puto darmi la chiave. Poi una rispose: ‘Prendila dal cassetto. Coniglietto’. Mi sentii un po’ in imbarazzo per un complimento così inaspettato, ma quando aprii il cassetto trovai un portachiavi a forma di coniglietto. Quella stessa sera raccontai l’accaduto a mia suocera e ancora oggi quando lo ricordiamo ridiamo fino alle lacrime“. Pikabu/Moroevg

4#

Scoprii la mia prima gravidanza, tanto desiderata, quando ero incinta di 8 settimane. Pensai ad un modo creativo per dirlo a mio marito. Così decisi di comprare una bella scatola e di metterci dentro un Kinder Sorpresa. In precedenza avevo sostituito il regalino con l’immagine della prima ecografia e avevo rimesso tutto l’incarto com’era. Portai mio marito sul lungomare e gli feci la sorpresa. C’era sconcerto nei suoi occhi, ma lo convinsi ad aprirlo. Quando lo fece mi disse: ‘Tesoro, qui manca il giocattolo. Qualcuno ha messo l’ecografia di un rene’. Mio marito è molto intelligente, ma è un disastro con gli indovinelli“. Facebook/Güzel Ezer

5#

Erano gli anni 90. Ero giovane, magro, single e vivevo ancora con i miei genitori. A casa il sapone era finito e mia madre mi mandò al negozio per comprarlo. A quel tempo gli ipermercati non esistevano ancora, ma c’erano dei piccoli negozi che non avevano un vasto assortimento di merce. Entrai nel negozio, guardai lo scaffale e vidi tre tipi di sapone da bagno dai nomi semplici: ‘Carciofo’, ‘Principessa’ e ‘Rosa Venere’. Alla cassa c’era una commessa abbastanza giovane. Le sorrisi e dissi: ‘Posso avere un sapone Principessa?’. Ricambiò con un sorriso civettuolo e mi chiese: ‘Quale vuoi?’. Pensando che non mi avesse sentito, anche se lo dissi ad alta voce, ripetetti più forte: ‘Una saponetta Principessa’, per favore!’, indicando con il dito lo scaffale. Ci pensò un po’ e sorridendo guardò il bancone; a quanto pare, stava elaborando nuove informazioni. Poi arrossì, tirò fuori il sapone e me lo fece pagare. Ma, per qualche ragione, io non sorrisi più e mi domandai che reazione avrebbe potuto avere se le avessi chiesto il ‘Carciofo'”. Pikabu/Slavarik02

6#

Studiavo con un tutor che pagavo sempre alla fine della lezione. Un giorno ero in procinto di partire per un viaggio, avevo mille cose per la testa e mi dimenticai completamente dei soldi. Ad un certo punto mi chiese: ‘Mi dai dei soldi?’. Pensai che non gli bastassero per comprare il pane e mi chiesi se avessi ancora dei soldi in tasca. Dopo un po’ gli dissi: ‘Quanto ti serve? Non ho molto con me in questo momento’. Naturalmente, quando me ne resi conto, ridemmo tantissimo“. Ideer/Oídoporahí

7#

Quando ero piccola l’auto di mia madre aveva gli alzacristalli elettrici ed io giocavo sempre con i finestrini alzandoli ed abbassandoli continuamente. Lei ogni volta mi diceva ‘Stai attenta, perché potrebbero rompersi’. E, infatti, un giorno smisero di funzionare e così non lo feci mai più. Solo di recente ho scoperto che mia madre bloccò i finestrini per farmi smettere“. Reddit/YondusFondu

8#

Al liceo c’era una ragazza molto carina che mi prendeva sempre in giro. Mi parlava sempre per nulla, prendeva i miei appunti e ci disegnava sopra. Io odiavo tutto questo. Poi capii che forse le piacevo. Ma me ne resi conto, all’improvviso, quando avevo già 30 anni“. Reddit/RatFu**_Debutante

9#

Al mio primo appuntamento con una ragazza andammo al cinema. Lei continuava a dire che faceva freddo ed io le rispondevo cose del tipo: ‘Davvero, c’è un tempo orribile’. Solo 10 anni dopo mi resi conto che, probabilmente, voleva solamente essere abbracciata“. Reddit/Djmarr56

10#

Portai il mio gatto dal veterinario e parlai con il dottore delle sue condizioni fisiche e del al suo peso. Dissi che non ricordavo esattamente quanto pesasse, quindi decidemmo di pesarlo. Ci avvicinammo ad una grande bilancia, bassa e ampia. Sembrava essere stata progettata per tutti i tipi di animali, non solo per i gatti. Io, senza pensarci troppo, mi misi sulla bilancia con il gatto in braccio e guardai il veterinario. Lui mi guardò, rise e mi disse: ‘Metti solo il gatto, per favore’“.

11#

Una volta i miei genitori litigarono e andarono a dormire in stanze diverse. Mia mamma chiamò mio fratello minore di 3 anni e gli disse più o meno la seguente frase: ‘Vai a dire a tuo padre tutto quello che penso di lui!’. Ebbene, mio ​​fratello, senza pensarci troppo, andò nella stanza accanto, si avvicinò a papà e con voce misteriosa disse: ‘Papà, la mamma pensa a te!’. Quella fu la loro riconciliazione più veloce“. Genial/Ivan Noskov

12#

Quando mio figlio era piccolo, era popolare la canzone degli ABBA “Take a Chance on Me”, però io e mio figlio cantavamo ‘Jackie Chan, Jackie Chan’. Un giorno, quando diventò grande, mi chiamò e mi disse inorridito: ‘Mi hai mentito per tutta la vita’. Scoprii che mentre stava guidando inziò la canzone, alzò il volume, abbassò i finestrini ed iniziò a cantare ‘Jackie Chan, Jackie Chan’. Lì si rese conto che la canzone diceva qualcos’altro. Non ho mai riso così tanto in tutta la mia vita e ancora oggi non mi ha perdonato“. Reddit/katherinez

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