Hai mai osservato gli uccelli che si posano tranquillamente sui cavi dell’alta tensione e ti sei chiesto come fanno a non restare fulminati? Questo fenomeno, che può sembrare magico, ha invece una spiegazione scientifica semplice e affascinante, fondata sui principi dell’elettricità.
Il mistero degli uccelli sui cavi elettrici
Quei fili sospesi tra i pali dell’illuminazione trasportano elettricità ad altissima tensione: da 220 volt delle linee domestiche fino a centinaia di migliaia di volt nelle linee di trasmissione. Un contatto umano con questi cavi sarebbe estremamente pericoloso, eppure gli uccelli li usano come appoggi senza problemi. Come mai?
Il circuito chiuso: la chiave della spiegazione
Per capire questo fenomeno, bisogna conoscere una regola base: l’elettricità scorre solo se trova un percorso chiuso. In pratica, la corrente parte da una centrale, percorre i fili, attraversa un apparecchio elettrico e torna alla centrale formando un circuito.
Quando un uccello si posa su un solo filo elettrico, non chiude il circuito. Tocca un unico punto del cavo e non offre alla corrente una strada alternativa. È come se si fermasse a riposare su un ponte, mentre tutto il traffico passa indisturbato sotto di lui.
Il percorso più facile: perché la corrente ignora gli uccelli
Un altro principio importante è che l’elettricità sceglie sempre la strada con meno resistenza. Il corpo di un uccello oppone una resistenza elettrica enorme rispetto al rame dei fili, che conduce molto meglio. Quindi, anche se una quantità minuscola di corrente potrebbe attraversare l’uccello, praticamente tutta l’energia prosegue dentro il filo senza “interessarsi” a lui.
Lo sapevi? Il rame usato nei cavi elettrici ha una resistività di circa 1,68 × 10-8 Ω·m (ohm metro), mentre il corpo di un uccello (e quello umano) ha una resistività milioni di volte più alta!
Quando gli uccelli rischiano davvero
Il pericolo per gli uccelli nasce in due situazioni:
- Quando toccano due fili diversi con tensioni differenti allo stesso tempo. In questo caso, il loro corpo diventa un collegamento e la corrente può attraversarli.
- Quando toccano un filo e un oggetto collegato a terra (ad esempio un palo metallico). In questo scenario, la corrente ha un percorso per passare attraverso l’uccello verso terra.
Purtroppo, uccelli con grandi aperture alari come aquile e avvoltoi, a volte vengono folgorati quando toccano per errore due cavi diversi mentre volano o atterrano.
Un caso di coincidenza, non di evoluzione
Gli uccelli non hanno evoluto una resistenza speciale alla corrente elettrica: i cavi esistono solo da poco più di un secolo, troppo poco tempo per l’evoluzione. La loro abitudine di posarsi su rami e superfici sottili si adatta, per puro caso, anche ai cavi elettrici.
La fisica che salva gli uccelli
Vista dal punto di vista della fisica, la sicurezza degli uccelli è dovuta all’assenza di una differenza di potenziale tra i loro punti di contatto. Restando su un solo cavo, non c’è una “spinta” elettrica (la tensione) che li obbliga a far passare corrente attraverso il corpo.
È come stare fermi in un fiume aggrappati alla riva: l’acqua scorre, ma senza differenza di livello dall’altro lato, non si viene trascinati via.
Curiosità: isolatori e guanti dei tecnici
Quei dischi di vetro o ceramica che vedi sui pali elettrici sono isolatori: impediscono che la corrente passi nel palo e si disperda verso terra. Anche i tecnici che lavorano sui cavi usano guanti speciali in gomma e attrezzi isolati proprio per non chiudere il circuito.
Dalla prossima volta che vedrai un uccello posarsi tranquillo su un filo dell’alta tensione, ricorda che non ha superpoteri: semplicemente rispetta le leggi della fisica. Nessun circuito chiuso, nessuna scossa!