Alla nascita pesa 400 gr e tutti i medici la danno per spacciata, ma poi accade un vero miracolo

Ci sono storie che finiscono in maniera diversa dalle previsioni.

Anche quando queste sono alimentate da ipotesi scientifiche molto affidabili.

E, ad onor del vero, sarebbe stato molto difficile credere che questa bambina subito dopo la sua nascita potesse avere vita lunga.

Gli archivi medici raccontano che si tratta di uno dei pochi bebè ad essere riuscito a sopravvivere dopo essere venuto alla luce in condizioni che definire critiche sarebbe riduttivo.

Manushi, infatti, è nata con dodici settimane di anticipo. Pesava soltanto 400 grammi e si presentava con una lunghezza di 22 cm.

Quando è nata Manushi non respirava neanche e molti organi non avevano completato il loro naturale processo di formazione.

La situazione appariva davvero disperata. Subito dopo la nascita è stata costretta a restare in ospedale per sei mesi, dove la sua vita veniva assicurata da alcune macchine che la facevano respirare e la nutrivano.  Arrivata a 2,6 kg è stata dimessa.

E nonostante le percentuali di sopravvivenza senza danni cerebrali venissero quantificate nello 0,5%, i dottori oggi dicono che appare intellettualmente una bambina normale.

I genitori  la esaltano  perchè, come una piccola leonessa, ha combattuto con tutte le sue forze per evitare il peggio. Alla fine ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia per la vita.

La madre Seeta, 48 anni, soffriva di pressione alta. Un esame medico-diagnostico durante la gravidanza aveva evidenziato il fatto che il sangue non giungesse in maniera ottimale al feto.

A quel punto l’unica soluzione possibile era farla partorire d’urgenza e pregare che tutto andasse bene, nonostante le probabilità alte che le cose andassero male per la piccola.

I dottori dissero da subito che non potevano stabilire cosa sarebbe potuto accadere a Manushi una volta nata.

Infatti non respirava e pertanto, da subito, è stata tenuta in vita grazie all’ausilio delle macchine che permettevano la ventilazione.

Addirittura, dopo pochi giorni, Manushi perdeva peso. Il quadro risultava piuttosto desolante, ma la partenza ha reso ancor più dolce il traguardo rappresentato dalla fase in cui è stato possibile nutrire la piccola con il latte. La normalità per tanti neonati, non per lei che per sopravvivere ha dovuto subire diverse trasfusioni.

Passavano i giorni e quando i tempi in cui riusciva a respirare senza la necessità di un sussidio artificiale si dilatavano, la gioia aumentava.

Ora Manushi cresce come una bimba normale.

Questa bimba  proprio una grande guerriera, non credi? Lasciaci un commento e non dimenticare di condividere questa storia con i tuoi amici.

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