Per la famiglia di questo ragazzo la quarantena ha portato qualcosa di buono, perché, nonostante una paralisi cerebrale, all’età di 14 anni è riuscito a camminare per la prima volta nella sua vita.
Lautaro Peralta è un ragazzo di 14 anni con paralisi cerebrale che vive insieme alla propria famiglia nella città di Córdoba, in Argentina. Il giovane non camminava e da anni prendeva parte a delle sedute di riabilitazione presso un ospedale che si trova a circa 80 km da casa sua, tuttavia, a causa del coronavirus queste ultime erano state sospese.
Dopo un periodo di isolamento, il sindaco della città ha annunciato in un comunicato che chi ne avesse avuto bisogno avrebbe potuto ricominciare a seguire delle sedute di riabilitazione presso il proprio domicilio. Così, Patricia Toya, la mamma di Lautaro, ha pensato di ricontattare una chinesiologa della zona, la quale aveva già lavorato in passato con il ragazzo.
Durante la terza sessione, la professionista è riuscita a far rimanere Lautaro fermo in piedi sulle proprie grande, ma il “miracolo“, come lo chiama Patricia, è avvenuto durante la quarta sessione.
La donna ha raccontato che: “Io stavo stirando e mio figlio e la sua chinesiologa stavano facendo i loro esercizi in garage. Ad un certo punto ho sentito che ridevano, così ho cercato il cellulare per fare un video. Ma quando sono entrata nella stanza ho visto che Lautaro si muoveva autonomamente da una parte all’altra. E giocavano. Io filmavo ma non capivo nulla“.
“Ero talmente felice che non riuscivo a crederci, ho mandato immediatamente il video ai nostri familiari su Whatsapp e mi sono messa a piangere come una bambina“, ha affermato commossa la mamma.
Di seguito il video:
La mamma di Lautaro ha voluto condividere la propria gioia su Facebook scrivendo: “Addio sedia a rotelle, addio deambulatore e addio stander, BENVENUTI passettini per casa, raggiungendo ogni luogo da solo. Che bello è vederti così“.
Oltre a ringraziare i medici che con amore hanno sempre seguito suo figlio, Patricia ha anche dedicato alcune parole ad una professionista che, un giorno, le aveva detto che Lautaro aveva raggiunto il suo limite e che non avrebbe potuto migliorare più di così ed ha scritto: “Quanto si sbagliava. Quello che non sapeva è che nulla è impossibile“.
Questa forte mamma ha voluto condividere la propria storia anche per dare speranza alle famiglie che stanno seguendo il loro stesso percorso.
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