Lettera a mio figlio, che mi disprezza per non avergli dato una vita più lussuosa

Le persone fanno di tutto per i loro figli e, nella maggior parte dei casi, sacrificano il loro tempo, le loro energie e le loro risorse per garantire ai più piccoli della famiglia una vita migliore. Per questo, lavorano duramente per mettere cibo sulla tavola, per pagare le bollette e per assicurarsi che i loro figli abbiano un tetto sopra la testa e ricevano un’educazione adeguata.

Tuttavia, a volte, quando diventano un po’ più grandicelli, i figli sembrano non apprezzare più tutte queste cose, perché desidererebbero avere più lussi e oggetti materiali. Questo modo di pensare può portare a dei conflitti tra adulti e ragazzi, poiché i genitori si sentono frustrati dal fatto che i loro sacrifici non vengano riconosciuti e apprezzati, mentre i giovani si sentono insoddisfatti della loro situazione perché vorrebbero avere sempre di più.

È importante che i genitori e i figli comunichino apertamente tra loro per comprendere i rispettivi punti di vista e trovare un terreno comune. I genitori possono spiegare ai loro figli i sacrifici che hanno fatto per loro e come queste scelte hanno influenzato la loro vita, mentre i giovani, d’altra parte, dovrebbero imparare a essere grati per le cose che hanno e a capire che la felicità non è sempre legata al possesso di oggetti costosi. In definitiva, i genitori devono continuare a fare il possibile per i loro figli, ma è anche importante che i giovani imparino ad apprezzare ciò che hanno e ad essere grati per i sacrifici che vengono fatti per loro.

Questo è il motivo per cui una mamma, stanca dell’atteggiamento del proprio figlio, ha deciso di scrivere una lettera per fargli capire che non tutti a questo mondo abbiamo le stesse possibilità e che, al contrario, dovrebbe imparare ad apprezzare tutto quello che è stato fatto per lui.

Lettera a mio figlio, che mi disprezza per non avergli dato una vita più lussuosa

Prima che tu entrassi a far parte della mia vita, non dovevo fare altro che pensare a me stessa. Durante i week-end non mi facevo alcun problema ad uscire fino a tardi e tutto ciò che guadagnavo era per me. Voglio essere onesta con te, non ero assoluatmente pronta a vedere quelle due linee sul test di gravidanza, ma il solo pensiero che saresti presto arrivato mi faceva sentire felice. Ho cominciato ad amarti in quello stesso istante.

Le mie priorità cambiarono in fretta, ormai non mi soffermavo più davanti alle vetrine dei negozi di abbigliamento o di scarpe, perché mi attiravano solo quelli che vendevano articoli per bambini. Avrei voluto comprarti tutto, ma, purtroppo, sapevo di non avere abbastanza soldi per farlo. Quando mi dissero che avrei partorito un maschietto, la nostra casa fu travolta da un’onda di colore azzurro. Cercai di mettere da parte ogni singolo centesimo per acquistare le cose che avrebbero potuto accoglierti al meglio, proprio come quella culla di legno che avevo visto e che dovette essere tua ad ogni costo.

Non dimenticherò mai il momento in cui ho sentito il profumo della tua pelle per la prima volta. Non riuscivo a credere che quella creatura unica e perfetta potessi averla fatta io. Fu un’emozione indescrivibile. Da quel preciso istante, sono diventata la tua più fedele protettrice ed ho fatto tutto per te, mettendo da parte la mia stessa esistenza per rendere migliore la tua. Le uscite con le amiche e i giretti per negozi diventarono un ricordo, ma non contava, perché la mia gioia più grande era vederti sorridere e giocare sereno. A quei tempi eravamo così felici.

Tuttavia, dopo il tuo 12° compleanno è arrivata quella fase che non sapevo di dover temere tanto e che viene chiamata adolescenza. Da lì tutto è cominciato a cambiare, non ero più la tua persona preferita, il tuo amore più grande; anche se non te l’ho mai detto, non trasmettevi più quella dolcezza che ti contrastiddingueva, ma, al contrario, ogni tua parola infondeva amarezza, rabbia, astio. Tra me e te non esistevano più né abbracci né coccole e il tuo sport preferito era quello di trascorrere più tempo possibile a casa dei tuoi amici. Così, per non pensarci troppo e per non discutere con te, decisi di trovarmi un secondo lavoro.

Gli anni passavano e tu continuavi a diventare sempre più grande, sempre più adulto. Durante quel periodo mi accusasti centinaia di volte per cose che avevi represso dentro di te. Ricordo ancora una di quelle accuse come se fosse ieri, quella sera tornasti a casa più arrabbiato del solito e con gli occhi pieni di rancore mi rimproverasti per non essere mai riuscita ad avere una casa di proprietà. Ti dissi che non era così semplice, che ci volevano tanti soldi, e tu, senza pensarci due volte, mi dicesti esattamente queste parole: “Mamma, è assurdo! Sei una fallita, una persona che dipende dagli altri. Mi vergogno di essere figlio di qualcuno senza soldi“.

Il mese successivo, quando il nostro padrone di casa venne a riscuotere l’affitto, gli offristi di tasca tua una “mancia” di 50 dollari, ti ricordi? Gli dicesti che ero un’inquilina avara e che mi approfittavo di lui. Rimasi letteralmente a bocca aperta. Cercai di spiegarti che ai padroni di casa non si danno mance, ma le mie parole ti entrarono da un orecchio e ti uscirono dall’altro. Non riuscivo più a riconoscerti, dicesti persino che quando saresti diventato grande avresti acquistato molte case e avresti sfrattato tutte le madri single. In quel momento mi sentii trafitta dal dolore.

Lo sai meglio di me che per molto tempo ho partecipato a una competizione di paragoni e confronti tra la vita dei tuoi amici e quella che ho potuto offrirti io. È inutile dire che ho sempre perso pietosamente. I sacrifici che ho fatto nel corso degli anni non hanno avuto alcun significato per te e, ancor peggio, li hai persino disprezzati. Parliamo sempre meno e ci incontriamo raramente. Non so spiegarmi come siamo potuti arrivare a questo punto, ma mi sento molto triste per non essere la madre che avresti desiderato avere.

Oggi è il tuo diciottesimo compleanno e sei diventato ufficialmente un adulto. Ho fatto di tutto per riavvicinarmi a te, per riconquistare il tuo amore, ma è stato inutile perché tu nei miei confronti provi solo un senso di rifiuto e le parole che rivolgi a me sono piene di astio e di rabbia. Però, nonostante questo, tu rimani e rimarrai sempre il mio bellissimo bambino che è arrivato in questo mondo per cambiarmi la vita. Tuttavia, per quanto ti ami, oggi mi vedo costretta a prendere una decisione drastica, affinché tu possa capire che il valore delle persone non si misura in base a ciò che possiedono.

Come ben sai, per anni ho svolto due lavori e anche se non ne sei consapevole eri proprio tu a darmi la forza per farlo. Tutto il denaro che ho guadagnato con il secondo lavoro l’ho messo da parte per i tuoi studi universitari, perché tu potessi avere una vita migliore della mia. Ad oggi su quel conto ci sono diverse migliaia di dollari, però non sarai più tu a beneficiare di quei soldi. Ho deciso di iniziare una nuova vita in un’altra città e posso farlo grazie al denaro che ho messo da parte con tanta fatica. Spero di poterti risentire presto, ma non prima che tu capisca che non esiste amore più puro di quello che può provare una madre. Ti saluto lasciandoti questa lettera come eredità e, soprattutto, come insegnamento.

Mamma

Reddit/Awkward_Gur3747

Tre libri consigliati sull’argomento:

I cinque linguaggi dell’amore con gli adolescenti di Gary Chapman

Un testo che cerca di rispondere a una domanda comune tra molti genitori moderni: Qual è il modo migliore per educare gli adolescenti nell’era attuale? La conclusione che emerge è che bisogna imparare a comunicare con loro usando il loro linguaggio d’amore. Questo libro è atteso con interesse da molti genitori e insegnanti, in quanto può offrire prospettive positive e incoraggianti. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3L4doS2

L’età dello tsunami. Come sopravvivere a un figlio pre-adolescente di Alberto Pellai e Barbara Tamborini

Il libro è dedicato alla comprensione della fase della vita dell’adolescenza, scritto da Barbara Tamborini e Alberto Pellai, esperti di psicologia dell’età evolutiva. Il testo esamina il cambiamento radicale che si verifica nei ragazzi che stanno entrando nell’età pre-adolescenziale, con l’ingresso alle scuole medie. Il libro fornisce spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i genitori a gestire il cambiamento dei loro figli e a mantenere un canale di comunicazione aperto. I due autori, che sono anche genitori di figli pre-adolescenti, incoraggiano i genitori a guardare dentro se stessi per capire il tipo di genitori che vogliono essere e come migliorare la loro relazione con i figli. Il tono del libro è divulgativo e non si prende troppo sul serio, riconoscendo l’impossibilità della perfezione. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3mvpadY

Mio figlio è normale? Capire gli adolescenti senza che loro debbano capire noi di Stefania Andreoli

In questo testo, Stefania Andreoli, terapeuta esperta in psicologia dell’adolescenza, affronta le preoccupazioni dei genitori che si trovano a gestire i cambiamenti e le trasformazioni dei loro figli adolescenti. L’autrice esamina l’idea funzionale dell’adolescenza, analizzando i vari aspetti della vita in cui si manifesta e risponde alle domande dei genitori che spesso si sentono confusi e disorientati di fronte alla crescita dei loro figli. Il libro è un utile strumento per accompagnare l’evoluzione dei propri figli adolescenti, evitando di perdere la testa e intervenendo solo quando è strettamente necessario. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3IZxfyO

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FAQ

Qual è il conflitto principale della lettera tra la madre e il figlio adolescente?
Il conflitto principale della lettera è la mancanza di apprezzamento del figlio adolescente per i sacrifici e gli sforzi della madre per fornire a lui una vita migliore. Il figlio sembra desiderare di più e di conseguenza, le sue parole e le sue azioni hanno fatto sentire la madre incompresa e ferita.

Quali sono le priorità della madre?
Le priorità della madre sono cambiate drasticamente dopo la nascita del figlio, mettendo da parte la sua vita personale per rendere migliore quella del figlio. Lei ha fatto tutto ciò che poteva per assicurarsi che il figlio avesse cibo, un tetto sopra la testa, un’educazione adeguata e tutto ciò che avrebbe potuto desiderare. Lei ha anche sacrificato il suo tempo e le sue energie per fornire al figlio la migliore vita possibile.

Qual è la decisione drastica che prende la madre alla fine della lettera?
La madre decide di lasciare la città e di iniziare una nuova vita altrove con i soldi che ha risparmiato per anni per il futuro universitario del figlio. Questa decisione è stata presa per far capire al figlio che l’amore e il valore delle persone non sono misurati in base a ciò che possiedono, ma che c’è molto di più nella vita da apprezzare e valorizzare.

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