Lussemburgo, primo paese europeo con trasporto pubblico gratuito

Il governo vuole far fronte all’elevato livello di traffico che ogni giorno congestiona la capitale.

Il Lussemburgo potrebbe trasformarsi nel primo paese europeo ad avere il trasporto pubblico gratuito su tutto il suo territorio. Il primo ministro, Xavier Bettel, ha affermato che: “Il trasporto pubblico gratuito sarà introdotto nel territorio del Granducato di Lussemburgo entro il primo trimestre del 2020“. Questa misura verrà adottata per porre fine all’elevato livello di traffico e comprenderà treni, autobus e tram.

Nel 2016, più di 100 milioni di passeggeri hanno utilizzato il trasporto pubblico in questo piccolo e prospero paese che conta poco più di 600 mila abitanti. Generalmente, il 17% dei viaggi si effettuano con il trasporto pubblico; secondo l’Eurostat si tratta di una proporzione molto simile alla media europea. Ma, nonostante questo, la città di Lussemburgo soffre di una delle peggiori congestioni di traffico al mondo.

Questo è il motivo per cui il paese si è distinto, cercando di affrontare con un approccio progressista il problema della mobilità. Secondo il The Guardian, i minori di 20 anni possono già usufruire del servizio di trasporto pubblico gratuito. Mentre tutti gli altri passeggeri pagano 2 euro per un biglietto che è valido per due ore di viaggio, durante le quali è possibile raggiungere quasi tutte le destinazioni essendo un territorio con una superficie totale di soli 2586 km².

Secondo il Ministero dei Trasporti, in Lussemburgo, il costo del trasporto pubblico si aggira intorno ai 491 milioni di euro, mentre le vendite di biglietti e abbonamenti ammontano a circa 40 milioni di euro all’anno.

Di fatto, però, queste vendite generano anche dei posti di lavoro ed è per questo che il progetto del governo sta già causando preoccupazione tra i lavoratori, dal momento che le biglietterie dovrebbero essere chiuse. “Finché non verrà chiarito questo punto non potremo accettarlo”, ha affermato durante un’intervista Georges Merenz, presidente della principale azienda di trasporti nel Granducato.

Ha anche osservato che la misura non andrebbe a beneficiare gli abitanti delle aree rurali ed ha chiesto informazioni sulla sua applicazione ai lavoratori frontalieri che utilizzano i trasporti pubblici. Il Lussemburgo conta 190.000 lavoratori frontalieri, la metà dei quali vive in Francia e un quarto in Germania e Belgio.

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