Perché sentiamo i suoni in modo diverso sott’acqua? Ecco come cambia la propagazione sonora tra aria e acqua secondo la scienza

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Chiunque abbia mai immerso la testa sott’acqua in piscina o al mare si è accorto subito di come il mondo dei suoni cambi drasticamente. Tutto diventa ovattato, le voci sono irriconoscibili e si avverte una strana sensazione di isolamento acustico. Ma perché la nostra percezione uditiva cambia così tanto quando ci spostiamo dall’aria all’acqua? La risposta si trova in interessanti principi di fisica, biologia e nella sorprendente flessibilità dei nostri sensi.

La fisica del suono: due mondi a confronto

Il suono è un’onda che si propaga in un mezzo. La differenza principale tra aria e acqua è nelle loro proprietà fisiche, che cambiano il modo in cui le onde sonore si comportano:

  • Velocità di propagazione: Nell’acqua il suono viaggia a circa 1.500 metri al secondo, quasi 5 volte più veloce rispetto all’aria (343 m/s). Per questo i suoni sott’acqua ci sembrano arrivare subito.
  • Densità del mezzo: L’acqua è circa 800 volte più densa dell’aria, permettendo alle onde sonore di trasportare molta più energia e raggiungere distanze maggiori.
  • Impedenza acustica: L’impedenza misura la resistenza che il mezzo oppone alla propagazione del suono, ed è molto diversa tra aria e acqua.

Come sentiamo nell’acqua

L’udito umano si è evoluto per funzionare al meglio nell’aria, non sott’acqua. Ecco cosa accade quando ci immergiamo:

Normalmente le onde sonore viaggiano nell’aria, fanno vibrare il timpano, e queste vibrazioni vengono trasmesse dai piccoli ossicini dell’orecchio medio fino alla coclea. Sott’acqua, tutto cambia perché:

L’acqua, avendo una densità simile a quella dei nostri tessuti, permette al suono di passare in parte direttamente attraverso le ossa del cranio e raggiungere l’orecchio interno, senza passare dal timpano. Questo fenomeno si chiama conduzione ossea.

Questo percorso alternativo è la causa degli strani effetti che sentiamo sott’acqua:

  • Abbiamo difficoltà a capire da dove arrivano i suoni perché il modo in cui il suono raggiunge le orecchie viene alterato.
  • I suoni sembrano più forti ma meno chiari, perché la conduzione attraverso le ossa è meno precisa rispetto all’aria.
  • Le frequenze basse viaggiano meglio sott’acqua rispetto a quelle alte, per questo la voce ci sembra più profonda e strana.

Curiosità sulla percezione subacquea

L’acustica subacquea ci rivela fatti sorprendenti:

🔊 Un’esplosione sotto il mare si può sentire a migliaia di chilometri di distanza, perché il suono si indebolisce molto meno nell’acqua. Il rumore del terremoto sottomarino che ha causato lo tsunami di Sumatra del 2004 viaggiò per oltre 5.000 km nell’oceano!

🐬 Delfini e balene usano il suono sott’acqua in modo straordinario. Con l’ecolocalizzazione riescono a “vedere” usando gli echi, individuando oggetti a centinaia di metri con grande precisione.

🏊‍♀️ Contrariamente a quanto si pensa, il nostro udito non si adatta veramente all’acqua. Migliora solo la nostra capacità di interpretare i suoni modificati, ma l’orecchio non diventa più efficiente.

La tecnologia imita la natura

Studiare il suono in acqua ha portato a invenzioni importanti:

I sonar delle navi e dei sottomarini sfruttano le proprietà acustiche dell’acqua per scoprire fondali o oggetti sommersi con grande precisione.

Gli idrofoni (microfoni per l’acqua) hanno dimostrato che i mari sono pieni di suoni: dalle canzoni delle balene ai crepitii dei crostacei, fino al “coro dell’alba” di certe specie marine che si attivano con la luce del sole.

La medicina usa gli ultrasuoni, che si propagano bene nei tessuti come nell’acqua, con principi simili a quelli dell’acustica subacquea.

Un viaggio sensoriale diverso

La prossima volta che immergete la testa sott’acqua, ascoltate con attenzione: vivrete un’esperienza sensoriale unica. Quello che sentite nasce dall’incontro tra la fisica e la biologia del nostro corpo, un universo sonoro alternativo che di solito non conosciamo.

Questa differenza ci ricorda quanto i nostri sensi siano specializzati per la nostra vita fuori dall’acqua, e come basta cambiare ambiente per trasformare la nostra percezione del mondo. È una prova della straordinaria capacità del cervello di adattarsi, capace di decifrare suoni anche se arrivano con modalità insolite.

E voi, avete mai ascoltato davvero i suoni sott’acqua? La prossima volta in piscina o al mare, provate a battere due sassi sott’acqua: sentirete un suono metallico e limpido, completamente diverso da quello che si sente in aria – una piccola dimostrazione di come cambiano le regole dell’acustica nel mondo sommerso.

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